Bob Iger a ruota libera sul futuro della Disney, da Fortnite alla rincorsa a Netflix

Bob Iger parla del futuro della Disney, in particolare la rincorsa tecnologica a Netflix e gli obiettivi sul fronte videoludico

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Il 3 aprile verrà eletto il nuovo consiglio di amministrazione della Disney, e così il CEO Bob Iger prosegue nella sua campagna volta a rassicurare gli azionisti sul suo operato e a rafforzare la sua posizione contro azionisti attivisti come Nelson Peltz e il fondo Blackwells, che hanno proposto le loro nomine per il consiglio.

Iger è quindi intervenuto alla conferenza Morgan Stanley Technology, Media & Telecom, parlando a tutto tondo dell'azienda, dei risultati ottenuti nell'ultimo anno e soprattutto delle prospettive future.

Una nuova fase per Disney+

Il CEO ha fatto subito il punto sullo stato di Disney+, che questo mese, grazie all'arrivo in piattaforma del film-concerto The Eras Tour di Taylor Swift, potrebbe vedere un notevole rimbalzo negli abbonati. Ma non è il numero di abbonati il focus futuro, semmai l'esperienza utente:

Quando abbiamo lanciato Disney+ nel 2019 il nostro obiettivo era proporre una grande esperienza video su scala globale. Ma non avevamo la tecnologia necessaria ad abbassare i costi di acquisizione dei clienti, miglioramento dell'engagement e, insomma, migliorare i margini. Ora stiamo creando e sviluppando tutta questa tecnologia, e ovviamente lo standard a cui guardare è Netflix.

In questo senso, Iger ha riconosciuto la supremazia tecnologica di Netflix, che permette al colosso dello streaming di avere margini così ampi. Tuttavia, ha anche confermato che Disney si sta avvicinando a questi standard, e che raggiungerà i profitti nell'area streaming entro la fine di settembre del 2024.

Iger ha anche confermato di essere molto soddisfatto del brand Hulu, anche se "potremmo non farlo diventare un brand globale" (fuori dagli USA i contenuti Hulu vengono proposti su Disney+ con il brand Star).

I film cancellati

Durante la conferenza Iger ha spiegato che negli ultimi mesi sono stati fatti molti cambiamenti all'interno degli studi cinematografici della Disney, per rispondere all'anno e mezzo di difficoltà al box-office sotto gli occhi di tutti. Il più recente è l'addio di Sean Bailey alla guida della produzione live action e la conseguente promozione di David Greenbaum di Searchlight a capo della nuova divisione che accorpa produzione live action Disney e 20th Century Studios.

Iger ha rivelato che questo ha comportato anche la cancellazione di numerosi progetti che Disney pensava non valesse la pena di portare avanti, puntando su "cavalli più sicuri":

È necessario far fuori le cose in cui non si crede più, e non è facile farlo in questo settore perché se hai già iniziato a lavorarci hai già speso molti soldi, oppure hai comunque investito molto nel rapporto con i tuoi impiegati o la comunità di creativi. Non è facile, ma è necessario imparare a fare quelle telefonate. E le abbiamo fatte, in effetti. Non lo abbiamo fatto molto pubblicamente, ma abbiamo già fatto fuori alcuni progetti che non ci sembravano abbastanza forti.

Il futuro nel gaming con Epic Games

Sul fronte del gaming, è notizia di poche settimane fa che la Disney ha stretto un accordo da un miliardo e mezzo di dollari con Epic Games, il colosso proprietario di Fortnite, con l'obiettivo di costruire una sorta di "metaverso Disney" nel quale i consumatori potranno giocare, fare acquisti e vivere esperienze con i brand Marvel, Pixar, Star Wars e Disney. Il tutto con un'interoperabilità con Fortnite, dove Disney ha già una presenza.

L'accordo nasce dall'esigenza della major di avere una presenza più ampia nel mondo dei videogiochi, e per farlo stavolta ha scelto una partnership strategica che va oltre ai tradizionali accordi di licensing dai quali sono nati, per esempio, i recenti videogiochi di Spider-Man editi da Sony.

Il progetto verrà inaugurato nel giro di pochi anni, verosimilmente nel 2026: "Lo chiamiamo un universo, in modo da non utilizzare la parola metaverso, ma sarà un'esperienza profonda, ricca, totalmente immersiva e coinvolgente per i consumatori".

Gli attacchi di Nelzon Peltz

Lunedì il fondo Trian, guidato da Peltz (e sostenuto da Ike Perlmutter, che ha un gran numero di azioni Disney), ha pubblicato un lungo documento nel quale propone una serie di cambiamenti strategici volti a migliorare le performance finanziarie della Disney e far crescere il titolo in borsa. Tra i suggerimenti, un drastico cambiamento nella strategia streaming, un consolidamento di Disney+ e Hulu, la produzione di meno sequel cinematografici. Infine, si propone un intervento diretto per la successione a Bob Iger, il cui contratto come CEO (da poco prolungato) scade alla fine del 2026.

"È una campagna volta a creare agitazione, e solo agitazione," ha commentato Iger. "Sto lavorando duramente per evitare che mi distraggano, perché quando mi distraggo tutti quelli che lavorano per me si distraggono, e questa non è una cosa positiva". Iger ha anche ammesso che la presenza di azionisti attivisti conferma quanto Disney sia una azienda complessa, "che va dalle navi da crociera alle televisioni", e per questo serve la massima concentrazione per gestirla.

Fonte: Variety | Deadline

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