Bloodline: due parole sul primo show cancellato da Netflix (e costato 250 milioni)
Parliamo dei motivi che si celano dietro la cancellazione di Bloodline
Poiché Netflix, a differenza dei 5 principali network americani, non rilascia i dati di ascolto delle serie che manda in onda, è difficile comprendere i motivi per i quali possa aver deciso di interrompere la produzione di uno show apparentemente tanto apprezzato dalla critica, ma è possibile immaginare che le motivazioni siano strettamente legate ai costi/benefici. Quando Netflix produce uno show, di fatto, paga - nel caso di Bloodline alla Sony - l'intero costo della produzione per la serie agli Studios oltre ad una sostanziale quota, che oscilla tra il 30 e il 60 per cento, per "risarcirli" del fatto che non potranno guadagnare dalla vendita delle repliche della serie, sia in America, che - ovviamente - all'estero. Questo meccanismo rende la produzione di uno show per Netflix enormemente dispendiosa, si calcola che i costi per la serie in questione si aggirino introno ai 7/8,5 milioni di dollari per episodio, il che - affiancato a ascolti probabilmente non stellari - potrebbe spiegare il perché della decisione della piattaforma di cancellare Bloodline.
Cancellare uno show su Netflix non è la stessa cosa che cancellare uno show in un normale network. Nonostante infatti, secondo i produttori, Bloodline fosse stato concepito per durare diverse stagioni, non significa che l'interruzione prematura del suo corso segni un fallimento. Gli autori sono infatti stati avvisati per tempo della decisione della piattaforma di chiudere la produzione ed hanno quindi potuto sviluppare la terza stagione in modo tale da regalare al pubblico la degna chiusura che ogni show meriterebbe, il che vuole dire che Bloodline, a differenza di quanto è avvenuto con serie come Vinyl della HBO e The Bastard Executioner di FX, potrà essere comunque goduto su Netflix, dalla prima alla terza stagione, come un prodotto finito e con una degna conclusione.
Queste considerazioni, messe a confronto con un generale calo degli iscritti alla piattaforma, può aiutare a comprendere cosa potremo aspettarci da Netflix da questo momento in poi, cioè decisioni probabilmente più strategiche ed oculate, proprio come se la piattaforma americana avesse cominciato a giocare tra gli adulti.
Fonte: Vulture