Black Widow e Fast & Furious 9: Disney e Universal vogliono evitare gli errori della Warner con Tenet

Universal e Disney si trovano di fronte a dei grattacapi non da poco con il marketing di Black Widow e F&F9, film nuovi, ma "vecchi"...

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Quando lo scorso anno la pandemia di nuovo Coronavirus stava deflagrando in Occidente, la campagna marketing di Black Widow stava raggiungendo l'apice: avevamo visto uno spettacolare spot del Super Bowl e un funambolico trailer finale.

Poi, è ridondante, ma doveroso ripeterlo, è iniziata quella giostra di rinvii che ha portato Black Widow ad avere una data di debutto slittata di ben un anno. La speranza è che, a maggio, le pellicole ancora in agenda, da Fast & Furious 9 a Crudelia passando, appunto, per il cinecomic Marvel, possano effettivamente uscire perché, nel caso, significherà che l'industria della sala potrà, con tutte le cautele necessarie, ripartire perché anche fuori dalle mura dei cinema ci sarà un miglioramento della situazione sanitaria di questo sciagurato contesto storico che stiamo vivendo.

In un interessante pezzo di Variety, viene spiegato che major come Disney e Universal si trovano nella paradossale e imprevedibile situazione di lavorare su dei film ancora inediti che... sono ormai percepiti come "vecchi". Che, un anno fa, abbiamo visto pubblicizzati con eventi faraonici come il megaconcerto a Miami per il debutto del primo trailer di Fast & Furious 9 o con la già citata campagna marketing di Black Widow. Per quanto riguarda la comunicazione pubblicitaria del film con Scarlett Johansson, la Disney ha chiuso i rubinetti da svariati mesi e il perché viene illustrato da Asad Ayaz, il Presidente del marketing Disney:

L'ultima cosa che vuoi quando ti ritrovi in una situazione del genere è vendere in eccesso i tuoi materiali e di saturare la piazza coi tuoi materiali.

Motivo per cui quando la campagna di Black Widow ripartirà sarà necessario introdurre materiali originali con un approccio più fresco per vendere meglio il lungometraggio.

La domanda ancora senza risposta è "Quando ricomincerà la campagna?". Al momento non è dato sapere.

E questa strategia attendista viene inevitabilmente condivisa anche dalla Universal che si guarda bene dal diffondere online il secondo trailer di Fast & Furious 9. Zitta zitta e senza grandi annunci, ha acquistato uno spazio pubblicitario da 30 secondi per il blockbuster nel pre-partita del Super Bowl 2021 e non durante il match (cosa che comporta una differenza, anche economica, non da poco). Un filmato che si concludeva con un vago "Prossimamente al cinema". Stando a quanto riportato da Variety, lo studio non ha alcuna intenzione di distribuire nuovi materiali fino a che gli effetti benefici della campagna vaccinale non saranno più evidenti.

Michael Moses, capo marketing della Universal, dichiara:

Non abbiamo ancora diffuso il secondo trailer del film, l'autentico indicatore del riavvio della nostra campagna marketing. E non abbiamo intenzione di farlo fino a che non avremo l'assoluta certezza della nostra decisione.

Nessuno lo dice in maniera esplicita, ma l'ammonimento principale è, ancora una volta, rappresentato da Tenet, con tutte le giravolte fatte dalla Warner la scorsa estate, una campagna marketing continuamente rimaneggiata in corso d'opera, poster con la data d'uscita sbagliata diffusi in rete e i ben noti incassi che, specie a livello domestico, sono stati tutto fuorché soddisfacenti.

Sempre Moses aggiunge:

Tipicamente ti direi "Ho bisogno di allestire una campagna marketing come si deve con almeno sei mesi di anticipo rispetto alla data di uscita". Al giorno d'oggi, dobbiamo cercare di ragionare con una maggiore flessibilità. Il minuscolo lato positivo è che la gente non sta vedendo di continuo gli stessi trailer al cinema, perché non ci sta andando. Non si corre il rischio di provare quella vecchia sensazione del "Uff, è la quarantesima volta che vedo questo trailer". Stiamo ragionando in maniera più mirata coi dati dell'online perché non stiamo più promuovendo i film sul grande schermo di un cinema, ma online su una scala molto più vasta.

Lo stesso Moses riconosce che buona parte degli sforzi di comunicazione dovranno andare verso il ritorno a un modello di distribuzione puramente cinematografico, motivo per cui le major dovranno pensare a delle strategie che vadano oltre il singolo film:

Parte del nostro lavoro consiste nel ricordare alle persone che l'esperienza del vedere un film al cinema non è replicabile a casa perché non c'è quell'elemento di catarsi e di esperienza comunitaria. Penso di poter affermare che tutti noi stiamo sperando che ci possa essere quel film in grado di fare una defibrillazione di massa, di svegliarci da questo torpore. Quale sarà quel film e quando uscirà? Non lo sappiamo, ma dobbiamo farci trovare pronti.

Cosa ne pensate e quanto attendete Black Widow e Fast & Furious9? Ditecelo nei commenti!

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