Black Widow: dalla sessualizzazione alla redenzione di Natasha Romanoff, parla Scarlett Johansson

È finito l'embargo sulle set visit di Black Widow e, dalla stampa americana, sono arrivate le dichiarazioni di Scarlett Johansson...

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Sono passati ben due anni da quando si sono svolte le set visit di Black Widow, il cinecomic dei Marvel Studios con Scarlett Johansson, Florence Pugh, David Harbour e Rachel Weisz, ma considerato che dal 2019 a oggi è accaduto quello che è accaduto, le varie testate americane hanno dovuto tenere congelati gli articoli che stanno comparendo online solo ora.

Abbiamo raccolto qua sotto quelle che sono le informazioni più interessanti che abbiamo notato in una serie di resoconti che, per loro stessa natura (durante le set visit le interviste sono quasi sempre organizzate come delle round table in loco) tendono a essere un po' ridondanti. A parlare è proprio la protagonista del film, Scarlett Johansson.

Yelena e il suo ruolo nella redenzione di Natasha

Volevamo inserire quel personaggio fin dal principio, ma poi Yelena (il personaggio di Florence Pugh, ndr) è andata trasformandosi nel corso dei mesi di preparazione che abbiamo fatto e durante lo sviluppo del film. Il personaggio sembra proprio... non so come dirlo. Direi che se si fosse trattato della storia di due donne che competono l'un l'altra per cercare di detronizzarsi sarebbe sembrata poco interessante. Non mi sembrava di voler esplorare questo aspetto e credo che neanche il pubblico sarebbe stato troppo interessato alla cosa. Mi sembrava troppo vecchio stile, poco autentico. Provavo quella sensazione istintuale di dover proseguire con quella relazione che è molto basata su delle esperienze condivise, sulla conoscenza reciproca di quella data situazione, sulla sorellanza. Con questi elementi arrivano anche dei sentimenti molto complicati. Non sono tutti buoni, anzi sono incasinati ma sono comunque molto realistici. È un rapporto molto speciale e credo che sarà toccante per un sacco di persone. Provo davvero molta empatia per questo genere di relazioni e per entrambi questi personaggi, per la loro storia, per i loro traumi, per quella storia condivisa - per quanto oscura - che le porta insieme e a instaurare questa sorta di affetto fra di loro. Ma la loro è anche una sorta di costante sfida reciproca e ha tutti quegli aspetti tipici della sorellanza

La sessualizzazione di Black Widow

È sicuramente cambiata e credo che parte di questo cambiamento sia avvenuto - è difficile dirlo perché mi coinvolge personalmente e ci lavora all'interno - ma credo che un sacco sia dovuto al me too. Ormai ho più di 35 anni sono una madre e la mia vita è differente da prima. Ovviamente sono trascorsi 10 anni, sono avvenute delle cose e io sono una persona diversa, più evoluta, ho una migliore comprensione di me stessa. In quanto donna mi trovo in un posto differente della mia vita lo sai? E mi sento di essere in grado di perdonare di più come donna e a volte probabilmente di non farlo abbastanza. Sono più capace di accettare me stessa credo. Tutto questo si relaziona a quella traiettoria di spostamento dalla iper sessualizzazione di Natasha. Voglio dire, se riguardiamo Iron Man 2, anche se si tratta di un film molto divertente che aveva un sacco di grandi momenti, il personaggio era molto sessualizzato non trovi? Veniva davvero descritto come se fosse un pezzo di qualcosa, un qualcosa da possedere, un oggetto, un pezzo di chiappe. E lo stesso Tony si riferisce a lei etichettandola in un modo che… Cos'è che diceva? "Ne voglio un po'"… Sì a un certo punto la chiama come se fosse un pezzo di carne e magari a quel tempo sembrava anche un complimento. Capisci cosa intendo? Perché il mio stesso modo di pensare era differente [...] Ora le persone - anche intese come le giovani donne e le giovani ragazze - sono molto più attente a ricevere messaggi più positivi ma è stato incredibile far parte di quel cambiamento ed essere stata capace di uscire dall'altra parte di quello che è un discorso ormai vecchio, ma anche una forma di progresso. Di evolvere. Credo sia una cosa molto bella.

Non  è mai stata una origin story

Il periodo post Civil War sembrava un ottimo punto di partenza. Non abbiamo mai voluto realizzare una origin story e non ho mai voluto fare una origin story perché non mi sembrava il caso di andare troppo indietro nel tempo. In realtà volevo muovermi avanti anche se, da un certo punto di vista, è comunque sia un tornare indietro ma capirete tutto quando vedrete il film. Mi sembra un periodo interessante perché Natasha... lei è sempre stata al lavoro per qualcun altro. Ha sempre fatto parte di una qualche operazione. Ha sempre avuto una sorta di rete di sicurezza. Non so se rete di sicurezza sia la miglior maniera di descrivere la cosa ma è sempre stata un'operativa e non ha mai dovuto davvero prendere - nel bene o nel male - delle decisioni per se stessa.

Black Widow, lo ricordiamo, uscirà nei cinema americani il prossimo 9 luglio e, in contemporanea, sarà disponibile anche su Disney+ con accesso VIP, così come avvenuto con Mulan e Raya e l’ultimo drago. Per quel che riguarda l’Italia, la pellicola arriverà nei cinema il 7 luglio e poi su Disney+ sempre con accesso VIP due giorni dopo.

Nel film, quando viene alla luce un pericoloso complotto, Natasha Romanoff alias Black Widow (Vedova Nera) si trova ad affrontare il lato più oscuro del suo passato. Inseguita da una forza che non si fermerà di fronte a nulla per distruggerla, Natasha dovrà fare i conti con il suo passato da spia e con le relazioni che ha lasciato dietro di sé molto prima di diventare un Avenger.

Il film vede nel cast la presenza di Scarlett Johansson, che torna a interpretare Natasha Romanoff/Black Widow (Vedova Nera), Florence Pugh nei panni di Yelena, David Harbour in quelli di Alexei/The Red Guardian e Rachel Weisz interpreta Melina.

Diretto da Cate Shortland e prodotto da Kevin Feige, il nuovo attesissimo film targato Marvel Studios arriverà il 7 luglio al cinema e il 9 luglio su Disney+ con Accesso VIP.

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FONTI: Collider, CB.com

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