Black Vortex, la fine di Ciclope e tutti i rimpianti di John Layman
Le avventure spaziali del giovane Ciclope si avviano alla loro conclusione: sulla sua strada incombe Black Vortex e John Layman firma l'ultimo atto
In vista di quel numero conclusivo, l’autore John Layman ha rivelato a Comic Book Resources cosa i lettori possono aspettarsi negli ultimi numeri della serie e il suo approccio al personaggio di Ciclope.
Considero ogni incarico come scrittore una sfida di qualche tipo, e con Ciclope la sfida è stata restare fedeli e coerenti con ciò che Rucka aveva iniziato e allo stesso tempo raccontare una storia che sentissi mia.
Ho un solo rimpianto, e cioè di non essere riuscito a risolvere la trama della malattia di Corsaro. Era qualcosa che avevo intenzione di concludere, e la prima stesura del numero #12 aveva perfino una risoluzione, ma a causa della natura dell’ultimo numero, del fatto che era un crossover e che buona parte della storia era già prestabilita, non sono riuscito a includerla... specialmente per via del fatto che il Corsaro di Black Vortex è in azione altrove.È un grosso rimpianto, probabilmente il più grosso. Ma la storia di Black Vortex era qualcosa di più grande, predeterminato dal suo creatore principale, Sam Humphries. Da lui ho ottenuto Groot e l’Uomo Ghiaccio con cui giocare, ed è stato molto divertente.
Se potessi continuare le avventure di Ciclope in solitario, sceglierei come ambientazione la Terra. I cattivi della Terra sono più numerosi e anche più interessanti. E ho sempre avuto un debole per i cattivi degli X-Men.Vileena non incontrerà Jean, non nelle mie storie, e non nei tempi brevi. Ma mai dire mai nei fumetti. Ciò che è importante è che Vileena non è ancora da annoverare tra le “ex” potenti e arrabbiate di Ciclope (la Regina dei Goblin, Emma Frost, ecc)...
Non è ancora diventata qualcosa di analogo e forse non lo diventerà. Ha il potenziale per diventare due cose molto diverse... proprio come il giovane Ciclope. E penso che questa serie abbia avviato Scott su una buona strada.
Ciò che più mi piace di Ciclope è la sua concentrazione e determinazione. Ciò che più mi piace del *giovane* Ciclope è che è una specie di storia “what if” inserita nella continuity. E se Scott avesse una seconda occasione? E se non fosse gravato dal fardello di tutto ciò che gli è successo?
Se porti via tutto questo, hai davvero l’occasione di esplorare il cuore del personaggio. E l’aggiunta dell’elemento paterno mi è piaciuta molto, mi ha consentito di dare molta emozione e cuore alla storia. È stata una bella esperienza, una delle migliori cose che abbia fatto come scrittore.
Fonte: CBR