Black Velvet chiude. Lunga vita a Black Velvet
Black Velvet chiude: più che una notizia, un ringraziamento all'indomani della liquidazione definitiva
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Questa news serve a ringraziare lo staff di Black Velvet per diversi anni di fumetto di alta qualità, per il coraggio di proporre titoli per nulla banali e autori che altrimenti avrebbero difficilmente trovato spazio nel nostro paese. Personalmente dobbiamo ringraziare per Cerebus, di Dave Sim, il capolavoro assoluto dell'underground statunitense, e per la folle e saggia decisione di tradurre un fumetto così complesso dal punto di vista linguistico, affidando l'incarico e l'impresa all'amico Francesco Matteuzzi, a cui andò l'applauso unanime del mondo del fumetto di allora e va ora il nostro. In seconda battuta, grazie per Hicksville di Dylan Horrocks, un graphic novel che tutti gli appassionati di questa forma d'arte dovrebbero leggere, per vedere raccontato e insieme decodificato su carta l'universo delle ragioni per cui andiamo pazzi per la nona arte.