Black Mirror: Charlie Brooker rivela i cambiamenti apportati da Jodie Foster in Arkangel

Jodie Foster non ha solo diretto l'episodio di Black Mirror intitolato Arkangel, ma ha anche dato un valido contributo cambiando alcune cose nello script

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Abbiamo già riportato alcune dichiarazioni rilasciate da Jodie Foster circa la sua esperienza da regista nell'episodio di Black Mirror intitolato Arkangel. Ora la parola passa a Charlie Brooker, creatore della serie, che discute dei cambiamenti apportati dalla regista, e non solo.

Innanzitutto gli è stata posta una domanda su un'eventuale critica al cosiddetto helicopter parenting, cioè a quei genitori troppo protettivi:

Ho una certa simpatia di fondo per l'helicopter parenting, perché in qualche modo anche io faccio parte del gruppo. I miei figli hanno tre e cinque anni e mi preoccupo continuamente per loro. Quindi più di una critica è una forma di simpatia. Ad esempio mi è capitato di lasciare i miei figli in una stanza con i video di youtube che andavano in automatico, e quando sono tornato quello di cinque anni stava vedendo il trailer della Cosa e mi sono preoccupato molto. Ho una certa simpatia per il bisogno genitoriale di proteggere, e quindi la puntata deriva anche da questo, credo che le motivazioni di Marie siano comprensibili anche se lei continua a interferire sempre più.

Sui cambiamenti dello script voluti da Jodie Foster:

Aveva molte idee sul rapporto tra Marie e suo padre. Ha rafforzato il ruolo del padre, che all'inizio non era previsto così. Era molto più secondario all'inizio. Ha pensato che dovessimo dire qualcosa di più sulla relazione di Marie con gli uomini in generale, e quindi con suo padre, che ha un carattere forte. Inoltre aveva molte osservazioni sul modo in cui funzionava la tecnologia. E poi anche sulle motivazioni di Marie nell'interferire con la relazione di Sara con il suo ragazzo. In particolare sul fatto che alla base ci sarebbe stato un grande senso di protezione, ma anche rabbia, perché lei ha dovuto sacrificare molto per crescere la figlia.

Sulla grande violenza nel finale:

Dato che vediamo il sensore dal punto di vista della figlia, dovevamo avere un certo numero di colpi in modo da far capire allo spettatore cosa stava accadendo. E poi ci volevano abbastanza colpi da farle perdere conoscenza. Ad un livello pratico, dovevano essere più di un paio di colpi perché la figlia non è davvero consapevole di ciò che sta facendo.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

CORRELATO:

Tutti gli episodi sono stati scritti da Charlie Brooker. Tutte le notizie e gli approfondimenti sulla serie sono disponibili nella nostra scheda.

Fonte: EW

Continua a leggere su BadTaste