Birds of Prey, la regista sul perché ritenga il film un progetto molto personale
Comic Book ci propone alcune dichiarazioni della regista Cathy Yan a proposito del suo film, Birds of Prey, in arrivo l'anno prossimo
Yan ha parlato nello specifico del perché ritenga il film un progetto molto personale:
Trovo la storia estremamente avvincente e personale perché tratta di emancipazione, di donne che quasi fanno a gara per primeggiare sulle altre. Ma anche per il senso di impotenza nella morsa del patriarcato. Sento di aver già dovuto affrontare tutto questo. E ho visto, specialmente sullo sfondo del movimento Mee Too, di tutto ciò che sta accadendo alla nostra industria negli ultimi anni. Tutto questo si è anche insinuato nel mio film e perciò lo trovo molto più di un semplice film di supereroi o del primo film con protagonista una banda di donne. Si tratta invece di una storia avvincente e con temi che trovo molto personali.
Vi hanno mai raccontato la storia della poliziotta, dell’usignolo, della pazza e della principessa della mafia? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è un racconto bizzarro di Harley in persona come solo lei sa fare. Quando il più nefasto dei narcisisti di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, decidono di dare la caccia a una giovane ragazza di nome Cass, mettono la città in subbuglio per trovarla. Le strade di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incrociano e le quattro ragazze non hanno altra scelta se non fare squadra per smontare i piani di Roman.
Alla regia Cathy Yan, prima regista asio-americana a dirigere un cinecomic, che ha confermato l’intenzione di girare un film vietato ai minori. L’uscita è prevista per il 6 febbraio 2020.