Bill Murray raggiunge un accordo con la sua accusatrice, incerto il destino del film Being Mortal

Bill Murray ha raggiunto un accordo con la sua accusatrice mentre resta incerto il destino del film Being Mortal

Redattore per badtaste.


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Lo scorso maggio avevamo appreso che la produzione di Being Mortal, il nuovo film prodotto da Searchlight Pictures scritto, diretto e interpretato da Aziz Ansari al fianco di Seth Rogen e Bill Murray, era stata interrotta bruscamente.

Il motivo era l'accusa nei confronti di Bill Murray di "atteggiamento inappropriato" che aveva indotto lo studio a mettere in pausa la produzione per svolgere delle indagini. All'epoca dello stop le riprese erano a circa il 50%, perciò mancavano ancora diverse settimane di lavorazione.

Come riportato da PuckNews, dalle indagini è emerso che avrebbe assunto un comportato inappropriato nei confronti di una donna della produzione che credeva stesse flirtando con lui. Avrebbe cominciato così a baciarla sul corpo e a mettersi a cavalcioni su di lei su un letto di scena.

"Ho avuto una divergenza di opinioni con una donna sul set" aveva commentato l'attore qualche mese fa. "Ho fatto una cosa che credevo divertente che non è stata presa in quel modo. Lo studio ha voluto fare la cosa giusta e così ha avviato un'indagine per fare dei controlli, fermando la produzione".

La donna ha accusato Murray di averla immobilizzata visto il peso su di lei e di non aver percepito in alcun modo quegli atti come un gioco. Un altro componente della produzione aveva ammesso di aver assistito alla scena e aveva poi segnalato la cosa ai suoi superiori.

Dopo l'evento, Murray ha trovato un accordo economico con la donna versandole una somma di 100.000 dollari come risarcimento. Lei, dal canto suo, ha acconsentito a mantenere la riservatezza e a rinunciare a qualunque forma di pretesa legale nei confronti dei produttori.

Il destino del film resta intanto in certo: la Disney ha infatti dato il consenso ad Ansari di vendere il film per farlo finire, ma non è escluso che venga completamente cestinato.

Il film è tratto dall'omonimo libro del 2014, composto principalmente da riflessioni e storie personali del chirurgo Atul Gawande, e indaga tematiche come l'avanzare dell'età, le ansie dei pazienti sulla morte e la tendenza del medico ad alimentare false speranze.

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