Bill Cosby dopo la scarcerazione: "Ho sempre sostenuto la mia innocenza"

Non si è fatta attendere la dichiarazione sui social di Bill Cosby dopo la sua scarcerazione a sorpresa dopo due anni e mezzo.

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Non si è fatta attendere la dichiarazione sui social di Bill Cosby dopo la sua scarcerazione a sorpresa dopo due anni e mezzo. L'attore ha infatti postato su Twitter una dichiarazione nella quale ha confermato di professare la propria innocenza e di aver apprezzato l'applicazione della normativa da parte della corte della Pennsylvania.

Ecco il suo tweet:

Non ho mai cambiato la mia posizione né la mia versione della storia. Ho sempre sostenuto la mia innocenza. Grazie a tutti i miei fan, sostenitori e amici che mi sono stati accanto durante questo calvario. Un ringraziamento speciale alla Corte Suprema della Pennsylvania per aver applicato le norme di legge.

https://twitter.com/BillCosby/status/1410359498162769926

La scarcerazione di Bill Cosby ha immediatamente scatenato delle reazioni forti a Hollywood, molte di critica, ma anche di sostegno come nel caso della sua ex collega Phylicia Rashad. Dopo le sue parole di vicinanza al collega (aveva scritto "È stata fatta giustizia dopo una terribile ingiustizia") l'attrice è stata criticata e ha precisato con una seconda dichiarazione su Twitter:

Sostengo pienamente le sopravvissute alle aggressioni sessuali che si fanno avanti. Il mio post non intendeva in alcun modo essere insensibile alla loro verità. So personalmente da amici e familiari che tale abuso ha effetti che durano per tutta la vita. Il mio sincero augurio è di guarigione.

L’ordine di scarcerazione ha di fatto ribaltato la sentenza precedente che aveva condannato l'attore a scontare una pena dai tre ai dieci anni per aver drogato e stuprato Andrea Constand. Cosby aveva scelto di scontare tutti e dieci gli anni pur di non ammettere di essere pentito dei fatti avvenuti nel 2004. La nuova sentenza stabilisce che Cosby non avrebbe dovuto essere condannato per i crimini in questione, i quali erano già stati “coperti” nel 2006 con un accordo con l’allora procuratore distrettuale Bruce Castor (che fece cadere le accuse in cambio di un risarcimento 3.4 milioni di dollari per Constand).

Nel primo processo, che si tenne nel 2017, un giudice permise a un solo testimone di comparire davanti alla giuria, la quale non fu in grado di raggiungere un verdetto. Nel 2018 un nuovo processo venne permesso a cinque altre accusatrici di testimoniare in favore di Constand, e il 26 aprile 2018 la giuria raggiunse un verdetto.

A maggio la corte aveva negato la libertà vigilata all’attore dopo che questo si era rifiutato di partecipare a programmi di riabilitazione per molestie sessuali e aveva ribadito di non voler ammettere di aver fatto qualcosa di male.

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