Benedetta, Paul Verhoeven sulle accuse di blasfemia: "Non si può cambiare la storia" | Cannes 74
Il regista Paul Verhoeven ha risposto ai giornalisti al Festival di Cannes riguardo le accuse di blasfemia nei confronti di Benedetta
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Non capisco veramente come si possa definire blasfemo qualcosa che succedeva veramente, anche nel 1625. Non si può cambiare la storia, non si può cambiare ciò che è accaduto, e mi sono basato su fatti realmente accaduti. Quindi direi che in questo caso la parola blasfemia è stupida.
Non dimentichiamo che in generale le persone, quando fanno sesso, si spogliano. Sono allibito dal fatto che non si voglia guardare la realtà della vita. Perché è stato introdotto questo puritanesimo nella nostra società? È una cosa, a mio avviso, sbagliata.
E sulla possibilità che, come a Hollywood, venisse coinvolto un "coordinatore dell'intimità", ha risposto:
Le attrici stesse erano le coordinatrici dell'intimità. Lo sentivo. A volte è necessario averne uno, ma in Francia non credo proprio.
Variety spiega che Virginie Efira e Daphne Patakia hanno risposto in maniera più diplomatica, in particolare Patakia ha affermato:
Virginie ed io andavamo estremamente d'accordo. Non avevamo paura di nulla. Forse all'inizio c'era un po' di timore sul fatto che forse non avremmo fatto le cose nel modo giusto, perché Paul non parla molto.
La trama di Benedetta:
Nel tardo quindicesimo secolo, con la peste che devasta la terra, Benedetta Carlini si unisce al convento di Pescia, Toscana, come novizia. In grado sin dalla giovane età di effettuare miracoli, la ragazza ha un immediato e spettacolare impatto sulla vita della comunità.