Beetlejuice Beetlejuice: Tim Burton ha abbassato il budget sotto i 100 milioni per impedire che la Warner Bros. lo distribuisse solo in streaming

Il progetto da decenni era nei piani del regista e della Warner, che a un certo punto ha pensato di destinarlo a Max, piattaforma della compagnia

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Beetlejuice Beetlejuice, uscito al cinema a inizio mese, si sta rivelando un notevole successo al box-office, ma il suo destino sarebbe potuto essere ben diverso. Si tratta della prima pellicola interamente realizzata sotto la supervisione di Michael De Luca e Pamela Abdy, co-presidenti della Warner Bros. dal 2022. In un'intervista col Times, il duo ha rivelato che per decenni il regista Tim Burton e lo studio hanno ragionato su un sequel del cult del 1988, che a un certo punto si pensava di fare arrivare direttamente in streaming su Max, piattaforma della compagnia. Un'idea che, sottolinea Abdy, "non avrebbe mai funzionato con Tim: stiamo parlando di un artista visionario i cui film richiedono di essere visti su un grande schermo".

La questione principale era che il budget previsto per Beetlejuice Beetlejuice a un certo punto si aggirava intorno ai 147 milioni di dollari, in gran parte dovuti a “stipendi delle star e compensi dei produttori”. A quel punto De Luca e Abdy si sono rivolti a Burton dicendogli che avrebbe potuto realizzare il sequel in esclusiva per le sale a patto di farlo scendere sotto i 100 milioni. Così, il film ha avuto il via libera con 99 milioni. Il regista e i membri del cast Michael Keaton, Winona Ryder, Jenna Ortega e Catherine O'Hara hanno accettato di ricevere meno soldi subito, stipulando ingenti accordi che prevedevano percentuali sui profitti, ora assicurati dall'incasso del film, al momento sopra i 250 milioni a livello globale.

Beetlejuice Beetlejuice è al cinema dal 5 settembre. Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda.

Fonte / NyTimes
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