BeccoGiallo: Battaglia e Cannatella presentano La Sposa Yemenita

L'incontro con Laura Silvia Battaglia e Paola Cannatella alla presentazione di La Sposa Yemenita

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Lunedì scorso, presso l'Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria, si è tenuto un incontro con la giornalista Laura Silvia Battaglia, la fumettista Paola Cannatella e la loro nuova opera: La Sposa Yemenita, graphic novel edita da BeccoGiallo.

Alla platea, raccolta in una sala piccola ma estremamente gremita, è stata offerta l'occasione di conoscere questo fumetto dedicato a un Paese semisconosciuto in Italia, perlopiù noto per questioni legate al terrorismo, alle spose bambine e ai rapimenti di stranieri; tematiche molto attuali che sono state affrontate da un'opera che intende raccontare la realtà - molto più complessa e articolata - del più povero fra gli stati arabi, ma tra i più ricchi di Storia e Arte, nonché sede del più antico regno ebraico, quello della leggendaria Regina di Saba.

Noi di BadComics.it eravamo presenti all'incontro e abbiamo colto l'occasione per offrirvi un'anteprima più dettagliata del volume attraverso le parole delle sue autrici.

La sposa yemenitaBattaglia - La Sposa Yemenita sono io! Lo Yemen è la mia seconda casa e credo che solo chi conosce di persona questo universo, chiuso oggi al resto del mondo per diversi motivi, tra cui soprattutto l'attuale tremenda guerra civile, può capire e quindi spiegarne le dinamiche profonde.

[…] Scegliere un linguaggio è una cosa molto seria e funzionale per raccontare una storia. Premesso che sono un'appassionata di graphic novel, che considero Joe Sacco un grande giornalista che lavora per immagini - ha raccontato la Palestina meglio di chiunque altro - e che Paola mi capisce alla perfezione, ho scelto il Fumetto perché ritengo che la parola non basti per testimoniare cose così poco viste e conosciute, terribili o stupende proprio come queste. Solo il Fumetto riesce a trasmette leggerezza e gravità insieme.

Volevamo raggiungere un pubblico più ampio possibile e fare in modo che i contenuti di queste pagine fossero godibili per tutti. La forza di questo medium risiede nella capacità di arrivare alla fascia di lettori giovani più facilmente; penso al successo di Zerocalcare con Kobane Calling nel proporre un argomento così ostico.

Cannatella - La Sposa Yemenita può definirsi un lavoro di graphic journalism, nato inizialmente per descrivere la storia di un matrimonio yemenita, caratterizzato da un cerimoniale davvero molto speciale. Poi si sono aggiunte altre parti, come le inchieste giornalistiche di Laura e le disquisizioni religiose su Cristianesimo e Islam, ognuna distinta da vignette di colore diverso.

[…] Laura è una grande professionista ma è anche parecchio ironica e sa prendersi molto in giro, così mi ha chiesto di usare un modo divertente per rappresentarla e ho pensato a queste figure che vedrete nel libro, che qualcuno ha definito "bamboline". Attraverso questo "trucco" volevamo attirare il lettore con le prime tavole per poi fargli capire che si tratta di una vicenda seria, anche se con alcune situazioni brillanti.

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La sposa yemenita, pagina 8 e pagina 9

Laura Silvia Battaglia e Paola Cannatella all'Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria

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