Beau ha paura: sono online le prime recensioni della critica
Sono online le prime recensioni della critica per Beau ha paura, il nuovo film di Ari Aster, regista di pellicole come Hereditary e Midsommar
Sono online le prime recensioni della critica per Beau ha paura, il nuovo film di Ari Aster, regista di pellicole come Hereditary e Midsommar con protagonista Joaquin Phoenix.
Vi riportiamo alcuni commenti a seguire:
Nick Schager, The Daily Beast: Un vero originale americano, nonché la prova che, sebbene il fomento attorno ad Aster sia stato un po' prematuro, aveva una ragion d'essere;
David Fear, Rolling Stone: Sebbene il film abbia in comune una certa assurdità e un delirio con un altro grand colpo della A24, il fatto che lo studio ci abbia dato il gemello cattivo di quel premio Oscar è di per sé esilarante. Questo film è l'anti-Everything Everywhere All at Once;
Stephanie Zacharek, TIME Magazine: È l'atto di condivisione più eccessivo che vedrete quest'anno, una scorpacciata all'All you can eat solo al prezzo di un biglietto. Se ci si pensa, però, non dovrebbe essere Aster a pagare noi?
David Rooney, Hollywood Reporter: Se il personaggio invita a essere più in pena che emotivamente coinvolti, è una conseguenza dell'effetto distanziante dell'approccio surrealista di Aster piuttosto che per delle mancanze nell'interpretazione cruda e ferita di Phoenix;
Richard Lawson, Vanity Fair: Beau Is Afraid è cinema colossale e dichiarativo. Per quanto possa essere in parte irritante, ha una forza gravitazionale che mi ha fatto rimanere seduto al buio, appiccicato alla poltrona, fino alla fine dei titoli di coda;
Robbie Collin, Daily Telegraph (UK): Il problema qui non è la pazzia di momento in momento, è solo che l'ingestibilità cumulativa di tutta la pellicola inizia a sembrare una farsa e Aster sembra più interessato a mettere alla prova più il pubblico che se stesso.
Peter Debruge, Variety: Ci saranno sicuramente delle persone che lo considereranno il film preferito, ma tre ore non sono affatto ragionevoli per una raccolta incostante di scenette.
L’uscita italiana è fissata al 27 aprile