BCC: la Marvel celebra Miracleman

Il panel Marvel su Miracleman alla BCC racconta le origini del personaggio e i retroscena di Alan Davis e Mark Buckingham

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Non sono passati che pochi giorni dalla notizia delle prime storie inedite di Miracleman, opera di due team di superstar formato dalle coppie Morrison/Quesada e Milligan/Allred, che l'attuale editore del personaggio coglie l'occasione per celebrarlo come la pietra miliare della narrazione supereroistica qual è. Agli spettatori del Baltimore Comic-Con deve aver fatto un certo effetto il panel della Marvel che ospitava Alan Davis, Mark Buckingham, John Totleben, Rick Veitch e Cory Sedlmeier, tutti autori ed artisti che hanno avuto modo di lavorare su Miracleman. A fare da moderatore, nientemeno che Tom Brevoort.

Dopo una breve introduzione, ad uso e consumo dei fan più giovani, in cui sono state spiegate le origini del personaggio, rimpiazzo britannico del Capitan Marvel della Fawcett che aveva interrotto la pubblicazione a causa di problemi legali, Davis ha raccontato la propria storia legata a Miracleman, di cui divenne disegnatore quando era ancora un semplice operatore di muletto in un magazzino. Molte delle pagine da lui realizzate per la serie sono nate in luoghi non esattamente canonici per il lavoro di disegnatore. Un lavoro che aveva impressionato parecchio Mark Buckingham. L'autore non nasconde che Davis era il suo eroe, a quei tempi, quando era un teenager appassionatissimo di Miracleman.

Un teenager che sarebbe poi passato a sua volta ai disegni qualche anno dopo e che racconta di quanto lavorare con Neil Gaiman negli anni '90 sia stata una delle esperienze più entusiasmanti della sua vita professionale, per la capacità dell'autore di Sandman di sfruttare l'assenza di uno stile preciso di Buckingham e trasformarlo in una risorsa, in versatilità, adattando di volta in volta il tratto alle storie raccontate. Ecco come nacque il ciclo di storie in cui le vicende di Miracleman venivano presentate dal punto di vista personale di un pesonaggio sempre diverso e ritratte con uno stile modellato sul narratore di turno.

Qualche domanda, rivolta a Brevoort sul futuro della serie è giunta dal pubblico subito dopo la conferenza. Si conferma innanzitutto che molto del materiale che dovette rimanere nei cassetti ai tempi dell'interruzione della serie, ad opera di Gaiman e Buckingham, verrà in effetti pubblicato, dopo un vaglio dei due autori che hanno tutte le intenzioni di rimetterci mano. Per quanto riguarda il numero di uscite che queste storie inedite dovrebbero coprire, pare che l'idea iniziale sia quella di sei numeri mai visti prima, di cui per ora quattro sono confermati: completamente inediti e solo per gli occhi dei lettori di Miracleman.

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Fonte: Comic Book Resources

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