Batman of the Future: 20 anni fa debuttava la serie animata
Batman of the Future debuttava venti anni fa, continuando la storia di Batman - The Animated Series
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
Condividi
Esattamente venti anni fa debuttava su Kids WB il primo episodio di Batman of the Future. Il titolo originale era Batman Beyond, ma per le versioni estere si scelse qualcosa di più immediato e comprensibile. Il futuro di cui si parlava era quello dell'universo classico – per quanto fuori dal tempo – di Batman. Tutto in questa serie futuristica iniziata nel 1999 e terminata nel 2001 guarda al passato, in particolare all'estetica fissata dalla memorabile serie animata dei primi anni '90. Non a caso al timone del progetto c'erano sempre Bruce Timm e Paul Dini.
Qui ci troviamo in un futuro indefinito, nel quale Bruce Wayne è invecchiato e si è definitivamente ritirato dalle scene. Viene presentato quindi un nuovo eroe, Terry McGinnis, che diventa il nuovo Batman. Tornano vecchi nemici e ne spuntano di nuovi. Dopo Batman – The Animated Series e Batman – Cavaliere della notte, il tentativo qui è quello di rilanciare il DC Animated Universe tramite una nuova incarnazione.
Se il Batman classico era una versione rielaborata e personalissima del noir, Batman of the Future poggia più sul versante della fantascienza. Il punto d'incontro ideale sarebbe Blade Runner, ma c'è anche qualche riferimento ad Akira, come una corsa in moto nel primissimo episodio. Ci sono bande di strada, chiamate jokerz, che emulano il look del cattivo per eccellenza di Batman, ci sono megacorporazioni – la stessa Wayne Enterprises – da cui guardarsi, e c'è un trauma personale che lega le sorti di Bruce e Terry. La serie non aveva lo stesso appeal dei due cartoon precedenti di Batman, ma rimane una parentesi interessante del DC Animated Universe.
Continua a leggere su BadTaste
La serie andò in onda per tre anni, prima della cancellazione. Alle puntate si aggiunge un lungometraggio intitolato Il ritorno del Joker, memorabile soprattutto per via della censura netta su alcune scene particolarmente violente.