BAO Boutique Brera: giorno uno
Foto, impressioni, rapide considerazioni dall'inaugurazione di ieri di BAO Boutique Brera
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
BBB ha esordito bene. Con tanti appassionati e curiosi, con ospiti del settore, con incontri interessanti. BBB sorge in una zona vivissima ma anche molto tranquilla di Milano. BBB è in un luogo storico e in un locale minuscolo ma molto ben allestito da Caterina Marietti, da Daniela Mazza, dal barman di cui parlavamo prima, Foschini. E ieri abbiamo respirato l'orgoglio di cui sono state tappezzate le pareti. Non è dato sapere se questo esperimento riuscirà e se l'orgoglio di cui sopra sarà giustificato. Non ancora. Ma certamente la sua semplice esistenza dice qualcosa di BAO. Che vi piacciano o no i suoi fumetti, che troviate o meno simpatiche le persone che ci lavorano, BAO Publishing ha una linea editoriale fortissima e la segue con convinzione. Il suo progetto è quello di portare i suoi fumetti al suo pubblico con il minor numero di mediazioni possibili. Un editore che, nell'era del digitale, sa che avere un rapporto diretto coi propri lettori sarà sempre più importante e cerca oggi di trasferire questa idea, sinora vincente, nelle strade della propria città. Perché è sempre una buona idea iniziare dove ti senti a casa.
Ieri abbiamo incontrato Vanna Vinci e Alessandro Baronciani, autori emergenti come Margherita Tramutoli e affermati come Davide Gianfelice. Anche loro sembravano sentirsi a casa. Il programma di eventi che nel prossimo mese saranno ospitati, dovreste già conoscerlo. Noi saremo lì quasi certamente domani, mischiati in maniera irriconoscibile alla folla che probabilmente si accalcherà per Zerocalcare. Il consiglio, se potete, è quello di visitare questo minuscolo negozio temporaneo e incontrare di persona chi vi ha portato Saga, chi vi vende Chew e vi stupisce con Souvenir dell'Impero dell'Atomo. Perché non capita spessissimo che un editore vi inviti a casa sua.