Bad Boys 3, National Treasure 3, Top Gun 2: gli ultimi aggiornamenti di Jerry Bruckheimer

Durante la presentazione di Deliver Us From Evil avvenuta al Wonder Con, il mogul Jerry Bruckheimer aggiorna sui sequel di alcuni importanti franchise...

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Periodo denso d'incontri con la stampa per il produttore Jerry Bruckheimer.

Dopo l'intervista a Bloomberg in cui si è discusso a proposito dello sviluppo di tre importanti progetti come Pirati dei Caraibi 5 e i sequel di Beverly Hills Cop e Top Gun, arrivano, grazie a Collider, dei nuovi aggiornamenti a margine degli impegni del mogul per la presentazione di Deliver Us From Evil avvenuta al Wonder Con.

Cominciamo con lo status di Bad Boys 3 che pare alquanto ingarbugliato, più di una matassa di spago:

E' buffo perché quando la Sony è carica e pronta a partire, c'è Will Smith impegnato con due film. Poi quando lui è libero, la Sony è in fase di "mah, non lo sappiamo, staremo a vedere, magari adesso non è il momento adatto". Poi esce Ride Along, ottiene un notevole successo, si galvanizzano ancora, ma Will ha di nuovo da fare. Si tratta di far combaciare tutte queste cose. Ma stiamo comunque lavorando sullo script, sperando che possa diventare realtà.

Circa National Treasure 3:

Film come questo sono particolarmente complicati perché la loro storia si basa tutta sulla ricerca di indizi. E' arduo assemblare una trama. Ma al momento abbiamo un primo atto che soddisfa sia me che Jon Turteltaub. Speriamo che possa condurre a un secondo e a un terzo e che tutto proceda in avanti.

Il produttore risponde anche a un'interessante domanda sull'opportunità di realizzare un sequel a svariati anni di distanza dal capitolo precedente:

Non è mai troppo tardi per dare vita a un seguito. Abbiamo fatto Top Gun 35 anni fa (in realtà sono 28, ndr.) e il pubblico vuole ancora vederlo. Ha catapultato nella stratosfera la carriera di Tom Cruise (...) Ora ho unito le forze insieme a David Ellison (della Skydance, ndr.) e stiamo lavorando duramente al sequel.

Si conclude con Beverly Hills Cop 4. La giornalista di Collider domanda se la scelta di voler produrre un quarto capitolo sia stata in qualche modo condizionata dal flop della serie tv:

Non ero coinvolto nella produzione del serial. Si deve tutto all'eccitazione di Eddie Murphy e della Paramount per il progetto. Poi c'è questo regista, Brett (Ratner, ndr.) che è molto vicino a Eddie e ha già lavorato insieme a lui. Anche lui non vede l'ora di cominciare a girare. E' un insieme di fattori. E visto che tutti non vedono l'ora di mettersi al lavoro, è il progetto più vicino di tutti al diventare realtà.

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