Baby Reindeer: Richard Gadd definisce lo stalking subito "estremamente sconvolgente" in risposta alla causa di Fiona Harvey

Richard Gadd, creatore della serie di successo Baby Reindeer, ha depositato una risposta formale alla citazione in giudizio da parte di Fiona Harvey, che ha chiesto a Gadd e a Netflix un risarcimento danni di circa 170 milioni di dollari.

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Nella dichiarazione depositata lunedì, Gadd è entrato nel dettaglio di tutto quando gli è accaduto definendo la serie "un ritratto emotivo vero" della sua vita, sottolineando che non era nelle intenzioni realizzare un "resoconto specifico e dettagliato degli eventi".

L'uomo ha spiegato di aver incontrato la querelante Fiona Harvey mentre lavorava nel pub Hawley Arms nel 2014 e di aver denunciato tutto alla polizia nel 2016, dopo due anni di stalking e migliaia di email e messaggi vocali inquietanti e sessualmente espliciti.

"L'effetto totale di tutte le azioni di Harvey è stato enorme" ha scritto. "È stato estenuante ed estremamente sconvolgente fare i conti con le costanti interazioni al pub, con il fatto che mi seguisse in giro per Londra anche nei pressi di casa mia".

Il nome di Harvey non viene fatto nella serie che si apre con la frase: "Questa è una storia vera", ma la donna è uscita allo scoperto in occasione di un'intervista televisiva con Piers Morgan in cui svelava di esser stata identificata da persone "che hanno fatto due più due" e in cui prometteva di fare causa per diffamazione.

Netflix cercherà di far archiviare il caso sulla base di una profonda attinenza tra gli eventi raccontati dalla serie e quelli realmente accaduti, aggiungendo le dichiarazioni di Craig Seymour, ex direttore del pub Hawley Arms e di Laura Wray, vedova di Jimmy Wray, membro scozzese del parlamento. Laura Wrey ha dichiarato che Harvey aveva perseguito lei e la sua famiglia per cinque anni e che la polizia non aveva fatto nulla a riguardo prima di ottenere, finalmente, un'ordinanza restrittiva.

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