Baby Reindeer: il giudice decide di non archiviare la causa di diffamazione di Fiona Harvey contro la serie

La causa contro Netflix e i realizzatori della serie Baby Reindeer potrà proseguire in tribunale dopo la recente decisione di un giudice

Condividi

Il giudice R. Gary Klausner ha deciso che la causa legale intentata da Fiona Harvey contro Richard Gadd e i realizzatori di Baby Reindeer, la serie targata Netflix, potrà proseguire non accettando la richiesta di archiviazione avanzata dagli avvocati della piattaforma di streaming.

Il 6 maggio 2025 dovrebbe quindi svolgersi la prima udienza in tribunale.

I legali di Netflix sono riusciti a far eliminare le accuse di negligenza, oltre a quelle legate al diritto di pubblicità e alla richiesta di ottenere danni punitivi.

Il giudice ha però respinto le dichiarazioni della difesa che sostenevano non fosse possibile capire a chi si ispira il personaggio di Baby Reindeer nella storia perché le somiglianze sono vaghe e non sarebbe possibile rintracciare la sua vera identità. Secondo la sentenza, Martha e Harvey hanno delle caratteristiche non condivise da un gran numero di persone, tra cui il fatto che si tratti di un avvocato scozzese che vive a Londra, che abbia 20 anni più di Donny/Gadd, sia stata accusata di aver stalkerato un avvocato in un articolo di un quotidiano, e che ha realmente comunicato con il creatore della serie sui social media, dettaglio che rendeva facile individuare l'identità della persona coinvolta.

Gli avvocati di Netflix avevano inoltre sostenuto che Harvey non abbia dimostrato di aver subito dei danni alla sua reputazione, che era già macchiata dalle notizie apparse in precedenza sui giornali in cui si riportavano i dettagli delle sue molestie e di come avesse stalkerato delle figure pubbliche.

Le dichiarazioni del creatore della serie

Richard Gadd aveva poi sostenuto che Martha è un personaggio di finzione con una personalità molto diversa da quella di Fiona, ma Netflix e lo sceneggiatore non avevano affrontato la questione che nella serie si sostiene che Martha sia stata condannata due volte come stalker e abbia ricevuto una sentenza a cinque anni di carcere, oltre a non aver commentato la presenza nella serie di aggressioni fisiche e di tipo sessuale che Harvey sostiene di non aver mai compiuto.

Il giudice ha ritenuto che i realizzatori della serie non abbiano preso le giuste precauzioni per rendere impossibile capire il collegamento con Fiona Harvey e non abbiano verificato l'accuratezza di alcuni elementi narrativi che sono stati considerati offensivi e diffamatori.

Fonte / Deadline
Continua a leggere su BadTaste