Axel Alonso sulle nuove serie Marvel e le polemiche attorno a Capitan America
Axel Alonso commenta gli eventi della settimana in casa Marvel segnata dall'annuncio di collane come International Iron Man e The Punisher
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Sentite, se c'è da raccontare la storia di un supereroe vestito di bianco, rosso e blu probabilmente vi tocca parlare del mondo che avete attorno e, comunque vada, finirete per innescare polemiche. Detto questo, la reazione di Fox News mi ha lasciato perplesso, perché non mi pare che abbiano davvero letto il fumetto.
Il cattivo di turno, un comandante dei Figli del Serpente, si dichiara apertamente estremista e sceglie di usare la violenza e misure letali piuttosto che partecipare pacificamente al processo democratico. Più cattivo di così! Cerca di massacrare degli innocenti disarmati. Che avrebbe dovuto fare Capitan America?
Credo che, in gruppo e in solitaria, i personaggi dello Squadrone siano un'aggiunta importante all'Universo Marvel. Sono potenti e imprevedibili. Voglio dire: ci sono gli eroi, ci sono i criminali e poi c'è lo Squadrone Supremo, complicato da incasellare. Hyperion e Nighthawk sono probabilmente i due più predisposti ad essere protagonisti di serie indipendenti e ci sono idee interessanti riguardo entrambi.
Su Nighthawk abbiamo messo ai testi David F. Walker, su suggerimento di Katie Kubert. Aveva una storia da raccontare con il personaggio, che è uomo dalle fortissime convinzioni e dalla prospettiva personalissima. Non gioca secondo le regole e non è il classico eroe. Uccide quando serve, ma non è ossessionato da un eterno desiderio di vendetta come il Punitore. La storia è complessa e il milionario vigilante Kyle Richmond avrà il suo bel daffare per tracciare una linea morale per sé e gli altri.Il suo collega Hyperion sarà invece scaricato a tutti gli effetti nel cuore degli Stati uniti. Si imbracherà in un viaggio epico che lo porterà a contatto con il meglio e soprattutto il peggio della nostra nazione, che deve conoscere praticamente da zero. Katie ha scelto Chuk Wendig come autore perché era in cerca di una storia che dicesse qualcosa dell'animo umano. E sarà proprio così.
Grande scalpore ha fatto l'annuncio del ritorno di Frank Castle nei panni del Punitore con una serie regolare affidata al leggendario disegnatore Steve Dillon, vecchia conoscenza del soldato divenuto giustiziere spietato. Ai testi, invece, Becky Cloonan. Se state strabuzzando gli occhi al pensiero di una donna come sceneggiatrice di The Punisher, siete come noi figli e vittime dei pregiudizi degli anni Ottanta e Novanta. Personalmente, siamo felici di quest'occasione di liberarci di un altro pezzettino di pregiudizio.
Becky ha in serbo una storia davvero notevole. Il Punitore sarà sulle tracce di una gang responsabile della creazione di una nuova droga che qualcuno sta cercando di rendere un'arma. Introdurremo un nuovo personaggio e sarà l'occasione per i lettori di avere qualcuno con cui immedesimarsi: un'agente della DEA, anche lei sulla stessa pista.
Per il resto potete aspettarvi molto dei classici del Punitore: azione inarrestabile, un sacco di cattivi a cui dispensare giustizia privata e discutibile. Credo che la coppia creativa sia semplicemente entusiasmante: un veterano del personaggio come Steve e un'autrice che non l'ha mai scritto e che, soprattutto, non corrisponde certo al profilo che ci si potrebbe aspettare in questo ruolo.
Giunge quindi il momento di parlare di Intenational Iron Man, la manifestazione più concreta dell'investimento che la Marvel sta compiendo sul personaggio, nel tentativo di farlo diventare la bandiera della casa editrice.
Come ho già detto, si tratta del personaggio più popolare che abbiamo in senso globale e crossmediale. Quindi, dare ad Alex Maleev e Brian Michael Bendis l'occasione di fare per lui quel che hanno fatto per Daredevil qualche anno fa ci è parsa un'idea perfetta. International Iron Man ci racconterà Tony Stark da una prospettiva diversa da Invincible. Per esempio, se non sbaglio, ancora non sappiamo chi siano i genitori biologici di Tony, giusto?
In chiusura, qualche parola sui due crossover principali annunciati nell'ultimo mese: quello fra Unbeatable Squirrel Girl e Howard The Duck e la storia che porterà nuovamente insieme Spider-Woman, Silk e Spider-Gwen.
Siamo felicissimi del successo della nostra divisione umoristica, soprattutto il sottoscritto. Sull'incontro tra Howard e Squirrel Girl posso solo dirvi che Ryan North e Chip Zdarsky vivono nella stessa città, esattamente come Erica Henderson e Joe Quinones. Tutto il processo è stato molto organico e la storia sarà una delle poche ambientate all'interno degli otto mesi di pausa dopo Secret Wars. Scoprirete da dove arriva il gatto cibernetico di Howard.
Altrettanto organico è stato il procedimento che ha portato al crossover tra le nostre Donne Ragno. Non è assolutamente campato in aria. Sono personaggi forti, femminili, che paiono fatti per lavorare assieme almeno saltuariamente. Hanno delle fanbase importanti e volevamo promiare il loro successo con un evento all'altezza.
L'Editor-In-Chief non ha fatto mancare a quest'intervista la solita infornata di immagini in anteprima. Ecco una notevole selezione di variant cover ormai imminenti.
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Fonte: Comic Book Resources