Awakening: giovani eroi Marvel alla riscossa

Una miniserie dedicata alla prossima generazione di eroi

Condividi

Un’altra linea narrativa i cui semi erano stati piantati tempo addietro nel Marvel Universe dà ora i suoi frutti. Perfino in un universo fittizio come quello Marvel, dove il tempo sembra trascorrere molto più lentamente, il concetto di ricambio generazionale tra eroi è un tema che è affiorato più volte in passato, dalle varie generazioni di mutanti succedutesi alla scuola di Xavier fino all’Accademia degli Avengers e alla Future Foundation lanciata dai Fantastici Quattro.

I teenager dell’universo Marvel finiscono sotto i riflettori nella miniserie: Inhumanity: the Awakening, che vedrà i principali giovani eroi (o aspiranti tali) riunirsi e affrontare nuove sfide, lottando al contempo (nella migliore tradizione di tutti i gruppi supereroistici) con dissensi, problemi personali e divergenze interne.

Le premesse della miniserie erano già state poste negli epigoni dell’evento Marvel precedente, Infinity, nell’arco narrativo “Infinity: the Hunt”; come suggerisce il titolo stesso, va ricondotta nel quadro più ampio del progetto Inhumanity, che vede il rilancio degli Inumani nel mondo Marvel, e condurrà i giovani protagonisti (tra le presenze confermate quelle dei personaggi Striker, Finesse, Quentin Quire e Pixie) a un ulteriore evento, il “Contest of Champions” un nome che riecheggia il primissimo, storico crossover della Casa delle Idee.

La miniserie sarà curata da Matt Kindt ai testi e Paul Davidson alle matite.  Kindt illustra quali sono i temi che costituiranno il nucleo portante della storia:

Spesso le storie che parlano di adolescenti che sviluppano superpoteri li mostrano mentre indossano rapidamente il costume e partono per combattere contro il crimine. Ma pensate a quando avevate 16 anni: cosa avreste fatto se all’improvviso vi fossero nate le ali o le branchie? Sareste usciti di testa? Sareste scappati? Non tutti nascono eroi. Ma in qualcuno, l’eroe interiore... avete indovinato... si risveglia.

L’aspetto migliore del palcoscenico di “Inhumanity” è che consente ai creatori di narrare storie che sono sia globali che intime. Si parte da una situazione supereroistica globale in larga scala, e poi si vede rapidamente l’impatto che essa esercita sull’individuo. Esploreremo temi in cui i lettori di tutto il mondo possano identificarsi, ma in un modo intensamente personale.

awakening

Fonte: Comic Book Resources

Continua a leggere su BadTaste