Avengers: Endgame, tutte le rivelazioni dei due sceneggiatori su Vanity Fair

Intervistati da Vanity Fair, i due sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno parlato della realizzazione di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, facendo alcune rivelazioni

Redattore per badtaste.


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Intervistati da Vanity Fair, i due sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely hanno parlato della realizzazione di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, facendo alcune rivelazioni sui cambiamenti, sulle scene tagliate e sui rimpianti legati ai due film.

Vi proponiamo i passaggi più interessanti qui di seguito:

  • Nel primo film doveva esserci una scena in cui gli eroi entravano nell'universo di Doctor Strange definito Mindscape in cui ognuno doveva affrontare se stesso. Lì Banner avrebbe dovuto affrontare Hulk e arrivare quindi alla fusione diventando Smart Hulk. La scena avrebbe dovuto svolgersi nel corso dell'atto finale in Wakanda, ma gli sceneggiatori si sono resi conto che la sequenza avrebbe distratto troppo gli spettatori dalla cosa più importante: l'arrivo di Thanos.

  • Come già chiarito nel corso degli ultimi mesi, Hulk nella sua nuova forma avrebbe dovuto fuoriuscire dalla Hulkbuster, ma la produzione ha deciso di fare marcia indietro perché il momento avrebbe rappresentato una vittoria per gli Avengers e spezzato la tensione.

  • La conseguenza è stata la necessità di cambiare l'inizio di Endgame e nello specifico la sequenza già girata in cui gli Avengers e Captain Marvel fanno visita a Thanos visto che per quel momento avevano già previsto la presenza di Smart Hulk. Alla fine la soluzione è stata inserire Banner nella Hulkbuster.

  • Il momento più giusto per mostrare il cambiamento di Banner si è allora rivelato il salto temporale, anche se la spiegazione della fusione è stata cambiata.

  • Sui finali di Iron Man e Captain America: "Una volta ottenuto il lavoro [di scrivere i due Avengers], ne abbiamo discusso per tutta la durata delle riprese di Civil War e poi, negli ultimi quattro mesi del 2015, abbiamo delineato la trama dei due film". La morte di Tony e il ballo di Cap sono stati allora decisi a settembre 2015.

  • Hanno deciso a lungo se fosse il caso di uccidere Vedova Nera. "Sapevamo che stavamo uccidendo la prima supereroina dell'universo Marvel. Avevamo stupidamente imposto nel primo film che qualcuno sarebbe dovuto cadere dalla scogliera. Perciò abbiamo dovuto prendere una decisione, bisognava sacrificare qualcuno che si ama, perciò non potevamo metterci Steve Rogers e Hulk lì sopra. Ci siamo messi in un vicolo cieco da soli, ma ci siamo resi conto che fosse la perfetta risoluzione del suo sviluppo [di Natasha] il fatto di farla sacrificare per la sua nuova famiglia e per metà dell'universo".

  • In tal senso c'è solo un rimpianto: "Il fatto che succeda alla fine del secondo atto, perciò nessuno può crogiolarsi nel dolore visto che manca ancora tanto alla fine della storia e nessuno ha ancora risolto il problema principale. Ecco il lato negativo".

  • Perché Tony doveva per forza morire? Poteva avere una conclusione anche sopravvivendo, proprio come successo agli altri. "Perché quell'uomo è davvero determinato. Non si sarebbe mai fermato [...] E poi è partito come un playboy miliardario, le cose si sono complicate e le responsabilità aumentate. Alla fine del 2015 ci siamo resi conto che per realizzarsi Steve avrebbe dovuto vivere, Tony avrebbe dovuto morire".

  • Thor è il primo eroe Marvel ad avere un quarto film tutto suo. "Giusto. Si è trattato di un viaggio assurdo per il personaggio e per l'attore. Dopo Thor: The Dark World nessuno considerava Thor il personaggio preferito, ma grazie a Taika Waititi e al desiderio di Chris di fare un po' il tontolone, non riesco a immaginare una trilogia migliore per un attore in cui rubare la scena, da Ragnarok a Infinity War e Endgame. La scena in Infinity War in cui parla con Rocket di tutto ciò che ha perso è sia esilarante che triste. Ricordo che sul set quel giorno lo guardavo mentre recitava alla grande quel momento, ero arrabbiato. "Così bello e adesso così bravo". [...] Thor ha sacrificato tantissimo, ha perso tanto. Non sarebbe stato un bel finale ucciderlo. È bello vederlo finalmente in pace con se stesso e con il suo peso...

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Il film è stato diretto da Anthony e Joe Russo ed è stato scritto da Christopher Markus e Stephen McFeely. T

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FONTE: CB

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