Avengers: Endgame, il creatore di Thanos prova sentimenti contrastanti sulla popolarità del personaggio
Il papà di Thanos sulla celebrità sua e di "suo figlio"...
È una benedizione, è una maledizione, è un mix di queste due cose. Dipende dall'ora del giorno. Sai, c'era un certo comfort nell'essere dei piccoli personaggi di culto, lui ed io, mi ci è voluto un po' di tempo per adattarmi a questo status di icona pop e papà del personaggio. È surreale. Mi si sono spalancate opportunità grandiose e, allo stesso tempo, sono sorte alcune difficoltà di cui non parlerò. Ma il più delle volte è un'esperienza positiva.
Fecero un film di Wolverine tratto dalla mini serie di Chris Claremont e Frank Miller alla quale anche io lavorai e aveva a malapena la stessa trama del fumetto. Stessi nomi dei personaggi, ma non era la mia storia. Un vero disappunto. Quando ho visto il primo film di Endgame e c'era Thanos che prendeva a botte gli Avengers, ero deliziato. Ero come mesmerizzato perché era la prima volta che vedevo qualcosa di così simile a un fumetto che prendeva vita sul grande schermo.
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