Avatar: il cast ha imparato a trattenere il respiro a lungo per le riprese sott'acqua dei sequel

Jon Landau spiega alcuni degli avanzamenti tecnologici raggiunti per i sequel di Avatar e parla delle riprese sott'acqua

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi
In occasione della set visit di Alita: Angelo della Battaglia, il sito IndieWire è riuscito a strappare qualche informazione a Jon Landau in merito ai due sequel di Avatar, le cui riprese principali si sono appena concluse a Wellington, in Nuova Zelanda.

La set visit si è svolta l'anno scorso, ovviamente, ma questi dettagli sono stati pubblicati solo qualche giorno fa. Il produttore ha confermato, ancora una volta, che una delle sfide principali dei nuovi film sarà il performance capture sott'acqua:

Quando registri il performance capture in una vasca piena d'acqua, non puoi indossare la muta da sub, perché le bolle d'aria creerebbero confusione. Non solo, non potremmo registrare i movimenti della bocca. Ecco quindi che abbiamo dovuto insegnare agli attori a essere in grado di trattenere il respiro il più possibile. Dovevano essere abbastanza a loro agio da riuscire a recitare trattenendo il respiro.

Per fare ciò, la produzione ha ingaggiato il campione del mondo di free-diving Kirk Krach, per allenare star come Kate Winslet e Sigourney Weaver a trattenere il respiro rispettivamente fino a sette e quattro minuti (la Winslet aveva già imparato queste tecniche per Titanic e per Il Domani tra di Noi):

L'allenamento è iniziato con esercizi di memoria sensoriale alle Hawaii, dove gli attori del primo film (Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver e CCH Pounder) hanno ripreso confidenza con il performance capture:

Questa volta, però, dovevano imparare anche a lavorare in acqua. Gli abbiamo insegnato a trattenere il respiro non in una vasca controllata, ma nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico. Una notte abbiamo fatto delle immersioni con delle mante. Non c'è esperienza più simile a Pandora di vedere queste creature marine, quasi extraterrestri, sbucare dal buio e nuotare al tuo fianco nel cuore della notte.

Due sono i grandi passi avanti tecnologici avvenuti dai tempi di Avatar (le cui riprese si svolsero dieci anni fa):

Ora siamo in grado di lavorare molto di più all'illuminazione del set virtuale prima di mandare il girato alla Weta Digital. E ora c'è una correlazione molto più diretta, uno a uno: è come se illuminassimo con le loro stesse attrezzature virtuali, solo a che a definizione più bassa. Questo però gli permette di lavorare più rapidamente in post-produzione.

Ma, come abbiamo sempre detto, questi film sono più incentrati sull'interpretazione facciale che altro. E così, se nel primo film utilizzavamo un'unica cinepresa con una definizione standard per registrare l'interpretazione del volto, per questi sequel abbiamo usato due cineprese in alta definizione, assicurandoci quindi di restituire in maniera ancor più precisa le espressioni di Zoe Saldana e degli altri. E con l'utilizzo di due pupazzi digitali, uno che replica l'attore e uno che replica il personaggio, la Weta sta portando questa tecnica al livello successivo: li associamo e adattiamo il tutto.

All'epoca dell'intervista, Landau non poteva ancora confermare la velocità con cui si sarebbero svolte le riprese (il massimo è 120 fotogrammi al secondo, Lo Hobbit è stato girato a 48 fotogrammi al secondo):

Il problema vero e proprio è la velocità con cui verranno proiettati, non con cui verranno registrati. Non registriamo i nostri film in Atmos - li missiamo in Atmos. Quindi ci saranno scene girate a un maggior numero di fotogrammi e scene girate a un minor numero di fotogrammi, e poi le faremo proiettare tutte allo stesso frame rate.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Ricordiamo che nel cast torneranno Sam Worthington, Zoe Saldana, Joel David Moore, Giovanni Ribisi, Stephen Lang e Sigourney Weaver. A loro si aggiungono Kate Winslet, Cliff Curtis e Oona Chaplin, CCH Pounder, Britain Dalton, Duane Evans Jr., Filip Geljo, Jamie Flatters, Bailey Bass, Trinity Bliss, e Jack Champion.

Scritti da Cameron insieme a Rick Jaffa, Amanda Silver, Josh Friedman e Shane Salerno, i sequel sono prodotti da Cameron e Jon Landau con la loro Lightstorm Entertainment e dalla 20th Century Fox.

Le riprese dei primi due sequel di Avatar sono partite il 25 settembre 2017 negli studi di Manhattan Beach in California, per poi spostarsi in Nuova Zelanda, agli Stone Street Studios di Wellington. Avatar 2 uscirà il 18 dicembre 2020, mentre l’anno successivo, il 17 dicembre 2021, uscirà Avatar 3. Solo allora verranno girati i due sequel successivi: Avatar 4 arriverà in sala il 20 dicembre 2024, e Avatar 5 il 19 dicembre 2025.

Il bugdget complessivo per i quattro progetti dovrebbe superare il miliardo di dollari, con una media di 250 milioni di dollari circa a film.

Continua a leggere su BadTaste