Avatar 2: James Cameron ha passato un anno su una sceneggiatura poi scartata

In 13 anni di lavorazione, James Cameron ne ha passato uno intero scrivendo una sceneggiatura per Avatar 2 che poi è stata scartata

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


Condividi

In una recente intervista con il Times dedicata all’attesissimo sequel, James Cameron ha parlato del successo di Avatar e di come poterne replicare la formula per Avatar: La via dell'acqua, svelando che, di questi quasi 13 anni di lavoro, almeno uno è stato speso a scrivere una sceneggiatura per Avatar 2 che poi, alla fine, è stata scartata.

In risposta alla domanda sul segreto del successo delle sue pellicole, Cameron ha infatti detto:

Davvero non saprei, non penso ai costi e ai soldi quando prendo delle decisioni per i miei film. Devi semplicemente seguire il tuo istinto di narratore. […] Detto questo, quando mi sono seduto con i miei sceneggiatori per parlare di Avatar 2, ci siamo detti che non avremmo potuto procedere finché non avessimo capito come mai il primo ebbe così tanto successo all’epoca.

Tutti i film lavorano su diversi livelli di narrazione: il primo è quello più superficiale, fatto di personaggi, problematica da affrontare e risoluzione finale. Il secondo è la tematica, ossia quale messaggio il film vuole farti capire e cercare di dirti. Ma Avatar aveva anche un altro livello, un terzo, quello del subconscio.

Cameron ha affermato che il terzo livello, secondo lui, è il segreto del successo di Avatar ed è il motivo per il quale così tante persone lo hanno rivisto più volte e lo hanno amato. 

Ho scritto un’intera sceneggiatura per il secondo capitolo all’epoca, l’ho letta e mi sono reso conto che non arrivava al livello tre. Boom. Fine. Da capo. Un anno di lavoro andato. 

Ma cosa intende James Cameron quando parla di questo terzo livello? Del livello del subconscio? Il regista lo aveva precedentemente spiegato in un podcast del 2021, sempre cercando di capire il segreto del successo di Avatar:

C’era un livello terziario di lettura… una sorta di sensazione onirica che ti faceva bramare e desiderare con tutto te stesso di essere lì, in quel luogo, un posto sicuro dove potevi sentirti veramente a casa. Che si trattasse di volare, anelando quel senso di estasi e libertà, o di camminare tra gli alberi nella foresta e sentire il profumo della terra fresca. Si trattava in ogni caso di qualcosa di profondamente sensoriale che comunicava ad un livello veramente profondo. Questa era la spiritualità del primo film. 

Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano. Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, il film è interpretato da Zoe Saldana, Sam Worthington, Sigourney Weaver, Stephen Lang, Cliff Curtis, Joel David Moore, CCH Pounder, Edie Falco, Jemaine Clement e Kate Winslet.

Cosa ne pensate? Credete che Avatar 2 riuscirà a conquistare come il primo capitolo? Cosa via spettate dalla storia? Fatecelo sapere nei commenti!

Trovate tutte le notizie su Avatar 2 nella nostra scheda del film.

Fonte: Variety

Continua a leggere su BadTaste