Avatar 2, James Cameron: "Ci dissero che la performance capture in acqua non sarebbe stata possibile"

James Cameron e il supervisore degli effetti visivi Joe Letteri hanno parlato delle più grandi sfide legate alla realizzazione di Avatar.

Redattore per badtaste.


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In vista degli Oscar 2023, James Cameron e il supervisore degli effetti visivi Joe Letteri hanno parlato con THR delle più grandi sfide legate alla realizzazione di Avatar 2.

Tra i più grandi traguardi raggiunti dalla produzione, ovviamente, ci sono le riprese in performance capture sott'acqua, come spiegato dal regista:

Nessuno aveva mai lavorato con la performance capture sott'acqua. Alcune persone ci dissero che non sarebbe stato affatto possibile, di certo non con le proporzioni a cui ambivamo. [...] Io lo credevo possibile, è solo che non sapevo come l'avremmo fatto. Alla fine impiegammo un anno e mezzo per trovare una soluzione.

Letteri ha invece parlato di un modo per fondere le scene in performance capture con le riprese dal vero, ovvero un monitor sospeso (tramite dei cavi) che mostrava agli attori i personaggi con cui dovevano interagire:

Quando i personaggi dal vero dovevano interagire con i personaggi digitali, avevano una cosa che volava in giro per il set che mostrava l'interpretazione occupando lo spazio giusto. [...] Questi erano soltanto degli strumenti per costruire la storia. Sapevamo che sarebbe stata una storia grossa carica di emozioni grazie ai personaggi, ed è per questo che abbiamo concentrato lì molte delle nostre energie.

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