Avatar 2 è il blockbuster di cui abbiamo bisogno
Avatar - La via dell’acqua è il visionario blockbuster di cui abbiamo bisogno, ma che non tutti sanno ancora di volere
Il primo Avatar approdò nei cinema di tutto il mondo come un fulmine a ciel sereno. La potenza visiva dell’opera scritta e diretta da James Cameron sconvolse gli spettatori, proiettandoli all’interno di una storia semplice, ma ricca di fascino. Senza parlare del sapiente utilizzo del 3D, vero e proprio asso nella manica del film, dall'immersività mai raggiunta da tutte le altre pellicole che hanno deciso di abbracciare la “moda” delle tre dimensioni.
Ecco che quindi, nel 2022, Avatar - La via dell’acqua sembra un film ancora più coraggioso, un film in grado di sfidare i giganti del Marvel Cinematic Universe a testa alta. Ma andiamo per gradi.
IL CONCETTO DI WORLD BUILDING
Come accennato poche righe qui sopra, il team messo in piedi da Cameron ha lavorato assiduamente per rendere Pandora un’ambientazione vera, con delle regole e con una propria cifra stilistica. Ogni pianta sembra avere una funzione all’interno dell’ecosistema del satellite del gigante gassoso Polifemo, nella galassia di Alfa Centauri. Ogni creatura viene studiata da un punto di vista di design per fare in modo non solo che sia “bella da vedere”, ma che risponda a delle funzioni all’interno del succitato ecosistema. Proprio questa cura nella creazione del mondo è il concetto di “world building”.
LA CURA NEL DESIGN
Mancano pochi giorni all’uscita di Avatar - La via dell’acqua, ma è già evidente a tutti quanto il film sarà ricco a livello estetico. Ma attenzione: non ci riferiamo al “semplice” effetto speciale o alla post-produzione pensata per fare in modo che la CGI risulti credibile. Stiamo parlando del lavoro di concept art che sta alla base dell’idea di tutto ciò che vediamo a schermo. La maggior parte delle produzioni moderne pecca di creatività, dando vita a design di mostri, vestiti e oggetti di scena banali e poco accattivanti. Ancora una volta, il team di Cameron non si adegua e, come possiamo vedere già dai trailer, è riuscito a dare importanza anche a un semplice pesce che attraversa l’inquadratura, rendendolo “interessante”.
È proprio questa ricerca estetica per rendere “interessanti” gli elementi sullo schermo che contraddistingue Avatar dalla miriade di altre pellicole moderne che, forse limitate in parte dal budget, ma senza dubbio anche dalla mancanza di creatività da parte degli addetti ai lavori, risultano quasi pigre al confronto. Qual è l’ultima creatura proveniente da un blockbuster originale che vi ha fatto dire “wow”? Ovviamente non barate: stiamo parlando di blockbuster che non prendono ispirazione dai fumetti o da descrizioni all’interno di libri. Ora, noi non siamo certo dei veggenti, ma possiamo essere abbastanza certi nell’affermare che siate dovuti andare indietro di più di qualche anno per trovare una risposta a questa domanda.
AVATAR - LA VIA DELL’ACQUA
Perché andiamo a vedere i film al cinema? Le risposte a questa domanda potrebbero essere numerose, ma pensiamo che possano essere riassunte in una: “per emozionarci”. I blockbuster cercano proprio di raggiungere questo obiettivo: immergere lo spettatore nell’opera, e il colpo d’occhio, giocano un ruolo a dir poco importante.
In questo senso, Avatar - La via dell’acqua potrebbe essere realmente il film di cui abbiamo bisogno. Un film in grado di sorprendere visivamente e, allo stesso tempo, di farci respirare l’aria salmastra dei mari di Pandora o l’umidità delle sue foreste. 192 minuti in cui dimenticarsi di essere all’interno di una sala cinematografica insieme ad altre persone per guardare uno schermo più o meno grande.
Trovate tutte le notizie su Avatar: la via dell’acqua nella nostra scheda.
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