Attriti fra Darren Aronofsky e la Paramount per il final cut di Noah!

In seguito alle reazioni ottenute dopo alcuni test screening del kolossal biblico, sarebbero sorti degli attriti fra la major e il regista in merito al final cut...

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Per una major, ingaggiare un filmmaker come Darren Aronofsky significa avere a che fare con un artista poco incline ai compromessi tipici dell'industria cinematografica americana; una torta fatta di modifiche, riprese aggiuntive e battaglie sul final cut generate, magari, in seguito a qualche screening di prova andato storto.

D'altro canto, quando un regista come Aronofsky, da sempre poco incline a considerare aspetti come il box-office con tutti i suoi annessi e connessi, si ritrova a dover gestire una macchina produttiva da 130 milioni di dollari, nonché un cast di star di razza per raccontare, oltretutto, una vicenda biblica che verrà analizzata al microscopio da studiosi ed esponenti delle religioni ebraica e cristiana, le problematiche che deve fronteggiare sono differenti da quelle collegate a un The Wrester o un Cigno Nero.

La necessità di rientrare delle spese, di generare utili e di non scontentare nessuno si fanno più pressanti. 

Proprio per questo, nei giorni scorsi, la Paramount ha deciso di mostrare la pellicola a un nutrito numero di esponenti della comunità ebraica di New York, a un altrettanto folto pubblico di spettatori cristiani nello stato dell'Arizona e a un'audience generalista presso Orange County.

Da tutti e tre i test screening, stando all'Hollywood Reporter, si sono ottenute delle risposte "problematiche" da cui la richiesta fatta dalla Paramount al regista di effettuare delle modifiche al lungometraggio. Richieste che però, al momento, non hanno ricevuto risposta dal filmmaker. 

L'Hollywood Reporter non specifica se Darren Aronofsky abbia, contrattualmente, il diritto al final cut. Quello che però appare ovvio e che dovrebbe comunque far dormire a tutti, spettatori compresi, dei sonni tranquilli è che entrambe le parti in causa, come specificato dal vice-Presidente della major Rob Mooore, hanno a cuore che il film si riveli un successo:

Aronofsky esige un certo livello d'indipendenza, ma vuole anche che il film vada bene. Stiamo viaggiando verso un luogo molto bello e stiamo viaggiando con Darren.

Non ci resta che attendere e sperare che tutto si risolva per il meglio...

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