Atto di Forza, Marshall Bell ricorda la traumatica esperienza col make up di Kuato
Marshall Bell, interprete, o forse sarebbe meglio dire "ospite" di Kuato, ricorda l'incubo delle sessioni di make up per Atto di forza...
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Il primo giorno ho trascorso nove ore sulla sedia in sala trucco. E la notte prima non avevo chiuso occhio perché ero davvero ansioso per questa cosa, e tutta l'esperienza. Ebbe così inizio una settimana all'insegna dell'assenza di sonno totale. Era finita. Il sonno era finito per me [per colpa del make-up, ndr.]. E ho cominciato a chiedermi se ce l'avrei fatta perché mi sono ritrovato in una situazione di effettiva privazione del sonno. Poi però siamo riusciti a capire come accorciare i tempi, delle operazioni che rendevano effettivamente più breve il processo di applicazione del trucco. Si trattava di caire bene come adattare il collo a quel grosso apparato. Ma c'è voluto un po' di tempo, diciamo così. E si trattava di gente davvero abile, da Rob Bottin a tutte le persone che avevano a che fare con la cosa. Lui ha fatto davvero un sacco di cose, abbiamo lavorato molto insieme ed è un amico. È un uomo dal talento incredibile.
Anno 2084. La realtà virtuale è ormai parte della vita quotidiana. Con una modica cifra si può ricreare il passato di un uomo, i suoi sogni, la sua memoria.Ma Quaid non può ricordare.Non deve ricordare.Qualcuno, sul pianeta Marte, preferirebbe vederlo morto. Anno 2084. La realtà virtuale è ormai parte della vita quotidiana. Con una modica cifra si può ricreare il passato di un uomo, i suoi sogni, la sua memoria.Ma Quaid non può ricordare.Non deve ricordare.Qualcuno, sul pianeta Marte, preferirebbe vederlo morto.
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