Atlanta, LaKeith Stanfield ricorda Teddy Perkins: "Tutti avevano cospirato perché non sapessi che era Donald a interpretarlo"
Lakeith Stanfield torna a raccontare un aneddoto di lavorazione di Atlanta e dell'acclamato episodio horror Teddy Perkins
Teddy Perkins, il sesto episodio della seconda stagione di Atlanta, creata e interpretata da Donald Glover insieme a LaKeith Stanfield, Brian Tyree Henry e Zazie Beetz, viene da sempre indicato non solo come uno dei migliori di questa specifica produzione, ma come un fulgido esempio di spiazzante horror televisivo in una serie che viene amata anche per via dei momenti altamente surreali che propone (a dispetto della premessa di partenza decisamente oridnaria).
Nel noto format YouTube in cui le star rispondono alle "Domande più ricercate su di loro" online, LaKeith Stanfield è tornato inevitabilmente a raccontare ironicamente come, per l'episodio di Teddy Perkins, sia rimasto vittima di una vera e propria cospirazione da parte del cast e della troupe di Atlanta:
Stavo lavorando ad Atlanta e mi stavo preparando per girare il giorno prima quando, sulla lista delle chiamate degli attori che servivano sul set il giorno dopo, vedo un tizio chiamato Teddy Perkins. C'era scritto che Teddy Perkins era interpretato da Teddy Perkins, quindi ho pensato e domandato: "Chi è questo?". E la produzione mi ha semplicemente risposto: "Teddy Perkins". Ho cercato su Google "Teddy Perkins" e sono rimasto confuso, perché non è venuto fuori nulla. Pensavo: "È un attore, ma da quanto tempo recita?". Il giorno dopo arrivo sul set, non c'è nessuno nel trailer del trucco tranne me, quindi penso: "Okay...". Vado sul set, c'è questo ragazzo che mi mostra solo la schiena e ha i capelli lunghi. Si gira in modo strano e mi dice: "Sono Teddy Perkins". Sono confuso, perché ancora non so chi sia, e gli dico: "Ciao, come stai?". Lui risponde con voce flebile: "Ciao, come stai?". Il mio sguardo finisce sui suoi piedi e noto che sono posizionati in modo simile a come so che di solito li tiene Donald, una roba che mi pare alquanto strana, ma non ci faccio molto caso. I suoi occhi erano blu, da vicino non sembrava lui, e poi uno dei membri della troupe finalmente mi ha detto con un sussurro: "È Donald". Ero, allo stesso tempo, affascinato e scioccato, ma anche deluso, perché a quel punto l'illusione era svanita e mi sono ritrovato a domandarmi quanto sarebbe potuta durare ancora quell'illusione se non me lo avessero detto. Tutto il cast e la troupe avevano cospirato perché io non lo sapessi ed era andato tutto bene fino a quel momento: ancora oggi non voglio rivelare il nome di quella persona che me lo ha detto.
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FONTE: Wired su YouTube