Astorina - Il Grande Diabolik: anteprima di La morte in pugno, di Gomboli, Faraci e Palumbo

Un'anteprima de Il Grande Diabolik 1: La morte in pugno, di Gomboli, Faraci e Palumbo

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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A fine aprile arriva in edicola il primo appuntamento del 2018 con Il Grande Diabolik, la seguitissima collana di Astorina in formato bonellide (16,5 x 21 cm, B, 196 pp., b/n, 5,40 Euro) dedicata al Re del Terrore.

Il nuovo albo si intitola La morte in pugno, e vede Mario Gomboli e Tito Faraci ai testi per le matite di Giuseppe Palumbo, autore anche della copertina. Vedremo l'antieroe affrontare in maniera inconsueta i suoi rivali: a mani nude, o meglio a pugni serrati. La storia rappresenta infatti una deviazione della continuity, un episodio del passato di Diabolik ambientato nell’affascinante mondo del pugilato.

Tuttavia, non è solo la storia a rendere speciale questa uscita: a firmarne i disegni del prologo e dell'epilogo è infatti l'indimenticabile Sergio Zaniboni (4 agosto 1937 – 18 agosto 2017), qui al suo ultimo contributo alla diabolika saga, a cui ha collaborato dal 1969.

Di seguito trovate la descrizione dell'albo e un'anteprima:

Diabolik è da poco tempo a Clerville. Deve ancora scoprire molte cose della città e, soprattutto, dei suoi lati oscuri. E così, casualmente, entra in contatto con una palestra di pugilato e con l'ex campione di boxe che la gestisce. Una figura carismatica ma ambigua, che raccoglie attorno a sé giovani sbandati, piccoli criminali in cerca di riscatto. Forse. Perché Diabolik scopre che dietro quei guantoni, quei sacchi da allenamento potrebbe nascondersi un segreto legato alla criminalità locale. E vuole vederci chiaro, vuole svelare quei segreti e approfittarne, e per questo frequenta la palestra. Per la prima volta in vita sua affronta un avversario a suon di pugni. Per la prima volta in vita sua si trova nel ruolo di insegnate di arti marziali. Ma quando approfondisce il rapporto con quello strano pugile, la realtà gli riserva non poche sorprese. Drammatiche e pericolose.

Il protagonista della storia è un pugile chiamato Big Bolt. Nome non casuale, scelto per rendere omaggio al primo personaggio a fumetti pubblicato dalla Casa Editrice Astorina, nell'estate del 1961. Da qualche anno il pugilato era diventato uno sport molto seguito, le Olimpiadi di Roma del 1960 avevano portato alla ribalta Nino Benvenuti, vincitore della medaglia d'oro nella categoria superwelter, trasformandolo in una vera star. L'Astorina acquisì i diritti per pubblicare in Italia le avventure di Big-Ben Bolt, un campione di pugilato protagonista di una serie di strisce quotidiane apparse negli Stati Uniti a partire dal 1950, disegnate da John Cullen Murphy. E all'interno dell'albo numero 18 (novembre 1962) di Big-Ben troviamo la pubblicità della nuova testata: Diabolik. Dopo Big-Ben, nessun altro personaggio a fumetti affiancherà mai Diabolik nelle pubblicazioni Astorina. Fino alla recente apparizione di DK... ma questa è un'“altra” storia.

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