Assassini nati: Oliver Stone ha avuto "il cuore spezzato" per gli ingenti tagli imposti dalla Warner
Il regista ricorda che lo studio si rifiutò di distribuire la prima versione del film, classificata come NC-17 (vietato ai minori di 17 anni) e gli chiese di rimettere mano al montaggio
Trent'anni fa usciva nelle sale Assassini nati - Natural Born Killers (leggi lo speciale) e per l'occasione il suo regista Oliver Stone ne ha ricordato la lavorazione in un'intervista con Esquire. Oltre a raccontare un aneddoto su Robert Downey Jr., si è soffermato sugli scontri con la Warner, che, rifiutandosi di distribuire la prima versione del film, classificata come NC-17 (vietato ai minori di 17 anni), gli chiese di rimettere mano al montaggio:
Ho avuto il cuore spezzato perché stavano tagliando così tanto e a un certo punto abbiamo raggiunto un livello in cui non potevo più andare avanti. Stavo solo facendo dei tagli, cercando di renderli felici. Ma in realtà quello che li faceva arrabbiare era il caos. Ho detto: “Non vi state opponendo a nulla di fisico che sia così grottesco. Si tratta del caos e dell'idea di caos: è a questo che vi opponete".
Si trattava di uno scherzo. Se avessero permesso che questa causa andasse avanti, avrebbe significato, francamente, che a tutti i film, tutta la televisione, sono attribuite le stesse violazioni previste per qualsiasi prodotto commerciale. È come se un aspirapolvere ti esplodesse in faccia: è la stessa cosa. Si stava dicendo che un film è un prodotto con una responsabilità commerciale. Si può dire così? Non credo. Perché [cosa accadrebbe] se uno dicesse: "Questa sonata di Beethoven mi ha fatto impazzire e ho dovuto uccidere mia moglie?”.