Arrow: Kreisberg e Amell sul confronto con Agents of S.H.I.E.L.D.

Lo showrunner e il protagonista di Arrow commentano i paragoni tra i due show

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Realizzare una serie tv in grado di soddisfare i fan dei fumetti non è così semplice. Lo sanno molto bene i produttori di Agents of S.H.I.E.L.D. a cui è stato recentemente consigliato, dai lettori di TVLine, di studiare tutti gli episodi di Arrow per imparare come si possa fare un buon lavoro.

Andrew Kreisberg, showrunner del serial in onda su The CW, ha però voluto precisare:

“Veramente non ci sentiamo in competizione con nessun altro. Stiamo solo cercando di superare noi stessi e andare avanti”.

I fumetti stanno vivendo un periodo fortunato sul grande schermo e soprattutto in televisione: oltre a The Flash, The CW sta lavorando al pilot di Hourman, tratto dai fumetti della DC Comics, la NBC vorrebbe realizzare una serie su Constantine, la Fox raccontare la storia di James Gordon in Gotham, e nel 2015 Netflix proporrà quattro mini-serie dedicate a Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist e Luke Cage.

Kreisberg è entusiasta di questo momento:

“Penso che tutti noi, non solo gli autori ma anche gli spettatori, siamo entusiasti di essere in quella che sembra un'età dell'oro per gli adattamenti dei fumetti nei film e in televisione. Siamo felici di essere parte di questo vero cambiamento del paesaggio televisivo che include S.H.I.E.L.D. e, speriamo, dalla prossima stagione Gotham e Constantine, e anche uno show su Daredevil”.

Andrew ha sottolineato la sua gioia concludendo:

“Ci sentiamo veramente come una marea che sale sollevando tutte le navi, quindi più adattamenti di fumetti ci sono meglio è!”.

Anche il protagonista di Arrow, Stephen Amell ha voluto intervenire sull'argomento attraverso la sua pagina Facebook, chiarendo gli obbiettivi che si sono prefissati i realizzatori e gli interpreti del serial, senza mai essere in competizione con altri progetti televisivi:

“Non stiamo cercando di essere il miglior show tratto dai fumetti, stiamo cercando di essere la miglior ora di intrattenimento. Punto. Sembra ci sia ancora una distinzione che ritiene che la televisione sia in qualche modo inferiore al cinema...Io penso che sia ridicolo. Noi abbracciamo il rigore di una programmazione episodica, lo utilizziamo a nostro vantaggio e sforniamo un prodotto fantastico con un elevato grado di difficoltà e virtualmente nessun margine di errore. 966 minuti di programmazione ogni anno. Non potrei essere più orgoglioso di quello che facciamo e quel senso di realizzazione è basato esclusivamente sulla qualità del nostro prodotto, non sui risultati di chiunque altro”.

Fonte: ComicBookMovie, TVLine

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