Arrow 2: i dettagli sulla creazione della lotta tra Oliver e Deathstroke nel season finale
Il coordinatore degli stunt JJ Makaro racconta come si è creata la spettacolare battaglia finale tra Oliver e Deathstroke nel season finale di Arrow
La scena mostrata alternava passato e presente e ha aggiunto molta complessità allo show targato The CW.
Per realizzare la lotta tra Arrow e Deatstroke è stata necessaria una preparazione per circa due episodi. Makaro avrebbe voluto fare qualcosa di simile nell'episodio che precedeva il season finale ma la narrazione e altre ragioni hanno obbligato a spostare quel momento nell'ultimo episodio. Uno dei quattro responsabili delle scene d'azione ha avuto l'idea di realizzare entrambi gli scontri in contemporanea e inserire il passaggio dove uno dei personaggi viene colpito e finisce in un'altra dimensione temporale. Inizialmente le due lotte erano separate e non si incrociavano in nessun modo.
La scelta di fare qualcosa di simile è stata molto paurosa perché sembrava un'idea semplice ma poi passato e presente si mescolano e rendono la situazione confusa. Si è quindi iniziato con il processo normale in cui il coordinatore della lotta, James Bamford, si è riunito con gli stunt e ha presentato le idee per la sequenza, relazionandosi poi con gli altri membri del team della produzione e con il regista.
Uno dei primi problemi è stato trovare dove si sarebbe svolta la lotta nel presente. Makaro ha spiegato che sono stati fortunati ad avere un set epico come quello della nave ma non riuscivano a individuare un luogo adatto per girare l'altra metà della sequenza. A un certo punto i produttori pensavano che la lotta sarebbe stata da sola così spettacolare che si sarebbe potuta realizzare in un parcheggio ma l'area che stavano cercando era nell'impianto di depurazione di Vancouver perché c'erano ovunque delle fantastiche tubature che rendevano il luogo molto interessante. Non appena tutti hanno iniziato a parlare del parcheggio lui ha cercato un luogo come lo desiderava. E' stata quindi trovata un'area dietro la quale c'era una cupola meravigliosa da cui si poteva avere una vista spettacolare e ha ispirato molte idee che sono state sviluppate in una settimana. Una volta deciso come procedere, Bamford è salito con i due stuntman e hanno lavorato alla scena sulla cupola e in quell'area. Il giorno successivo è stata realizzata la scena sulla nave. La settimana successiva è stata necessaria per unire le due cose. Si è trattato quindi di tre giorni di prove ma poi è stata necessaria più di una settimana per realizzarla.
Gli attori vengono sempre utilizzati il più possibile perché si cerca di mostrarne i volti. Il miglior modo per mostrare Oliver protagonista di quei momenti è quello di far vedere il viso di Stephen Amell che non ha però avuto molto tempo per prepararsi, quindi ha dovuto recitare la sequenza di lotta imparando velocemente la coreografia sul momento.
L'obiettivo era quello di onorare il livello di Deathstroke e mostrare come, in parte, fosse un eroe. Dal suo punto di vista doveva sembrare così potente come appare e non avere nei suoi confronti un approccio da personaggio di un cartone animato. Gli spettatori dovevano percepirne la minaccia e che era allo stesso livello di Oliver. Gli autori hanno dovuto costruire per tutta la stagione le basi per quello scontro che doveva essere spettacolare e ben bilanciato tra loro due. Per questo motivo è stato possibile muoversi tra le due dimensioni temporali così bene, alternando anche le inquadrature sui due protagonisti. L'equilibrio è stato mantenuto fino al finale.
Le riprese sono durate due giorni a causa delle diverse location. Il terzo giorno è stato dedicato a girare i momenti che univano le due dimensioni.
Nell'ideare la scena erano consapevoli che ci sarebbe stata l'inondazione, che ha rappresentato uno degli elementi per cui erano più entusiasti; ha reso il tutto divertente, anche grazie alle esplosioni e ai tentativi di far sembrare uno studio l'interno di una nave. Leggendo la sceneggiatura Makaro si è chiesto come sarebbe stato possibile riuscire a girare quella scena. Chi si occupa delle scenografie e degli effetti speciali gli ha però spiegato che avrebbero creato una diga intorno e avrebbero poi allagato il tutto. Una volta avuta la certezza che sarebbe stato possibile, si è quindi ideata la sequenza di lotta.
Makaro è entusiasta del risultato finale perché è come avevano sognato ed è stata realizzata alla perfezione. Si tratta della sua battaglia preferita della stagione, seguita da quella tra Oliver, Sara e uno degli assassini, quando i tre personaggi distruggono tutto il palazzo.
Nella terza stagione le sequenze d'azione saranno ancora migliori rispetto al passato e avranno degli elementi ispirati alle discipline di combattimento asiatiche. Un altro degli obiettivi è realizzare una sequenza di parkour in mezzo al traffico; nella prima stagione c'è stato qualcosa di simile ma vogliono realizzare qualcosa di più spettacolare nonostante sia estremamente complicato e una vera sfida.
Amell ha postato un video in cui pratica il parkour e fin dall'inizio della serie è stato molto importante avere qualcuno che potesse essere coinvolto nelle sequenze d'azione. I produttori hanno fatto frequentare all'interprete di Oliver un allenamento speciale e Stephen ha amato moltissimo imparare i movimenti e metterli in pratica. L'attore è molto bravo e permetterà di realizzare una sequenza all'altezza delle aspettative.