In arrivo un film su L'Insonne

Si fa presto a dire "fanno un film su L'Insonne". Sembra una cosa da nulla in questi anni di cinecomic, di web-project, di youtuber talentuosi che diventano registi, di bizzarrie crossmediali. Invece la notizia, che giunge direttamente dalle pagine del blog di Giuseppe Di Bernardo, ostinato e cocciutissimo autore delle avventure della bella Desdemona Metus, oltre a non essere scontata, giunge un po' come una rivincita per i fan e per tutti coloro che hanno seguito da vicino le vicissitudini editoriali di una delle serie italiane più originali degli ultimi anni.

Chi non conoscesse L'Insonne deve sapere che trattasi di una sorta di giallo esoterico, la cui protagonista, Desdemona, soffre di una particolare forma di insonnia che ne altera le percezioni, conferendole la facoltà di entrare in qualche modo in contatto con le persone con cui comunica, cogliendone personalità e psiche a un livello intuitivo paranormale. Desdemona è una dj di Radio Strega, a Firenze, e i suoi ascoltatori sono spesso personaggi molto, molto particolari. Muovendosi tra misteri, criminalità organizzata, logge massoniche e società occulte, Desdemona si fa strada in una vita non proprio usuale, decisamente movimentata.

Come il destino editoriale della sua testata. Nata per l'edicola e subito interrotta, capitata in mano ad editori avventurieri, poi scomparsa. Quindi ospitata dalla rete. Ottima piattaforma per il fumetto. Ma neppure la più spaziosa delle case ti si addice, se non è casa tua. Oggi, la notizia: il Ministero dei Beni Culturali, ha concesso un finanziamento per un cortometraggio dedicato a Desdemona Metus. L'Insonne diventerà un film di circa 45-50 minuti ad opera dello studio di produzione Mescalito. La sceneggiatura è già stata depositata e la regia sarà affidata ad Alessandro Giordani, amico di Di Bernardo. La speranza è di presentarlo a Lucca Comics 2014, tra poco meno di un anno.

In bocca al lupo a Giuseppe Di Bernardo e a tutta la squadra che sta lavorando al progetto. non vediamo l'ora di vederlo con i nostri occhi.

Fonte: Blog di Giuseppe di Bernardo