Arriva Cavalieri Marvel: Hulk

Al lancio una nuova serie di respiro internazionale

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Sono già passati quindici anni da quando la Marvel lanciò l’operazione “Marvel Knights”, un rilancio dei personaggi solitari o “senza fissa dimora” del cosmo Marvel che rinnovò e impose all’attenzione del grande pubblico dei lettori figure come Devil e il Punitore. In onore di questo anniversario partono varie iniziative targate Marvel Knights, e la prima riguarda proprio il gigante verde per eccellenza della casa delle idee.

La miniserie: Marvel Knights: Hulk, curata da Joe Keatinge e Piotr Kowalsk promette grandi cose per il gigante verde. Innanzitutto, una cornice di stampo internazionale per le avventure di Hulk: si parte a Parigi, in Francia, ma presto la trama si estende fino a toccare varie locations in tutto il mondo, in un dichiarato omaggio ai thriller di intrigo mondiale alla 007. Inoltre, Keatinge chiama in scena non solo l’Hulk originale, ma molte varianti del mostro verde, primo fra tutti un misterioso inseguitore che dà la caccia a Banner ed è in grado di trasformarsi in un Hulk “grottesco”. Questo porge all’autore l’occasione di trattare le tematiche che intende porre al centro della serie:

Chi vuole un fumetto in cui Hulk spacca un sacco di cose e provoca esplosioni gigantesche, beh, sarà accontentato. Ma per chi cerca una lettura più profonda, ci sono molte cose che si agitano sotto la superficie. Cos’è Hulk in realtà. Cosa rappresenta. Hulk visto come l’Incubo Americano per Eccellenza. Ciò che Hulk significa per Banner. Ciò che Banner significa per Hulk. Quanto dell’uno è riflesso nell’altro. Qual è il loro ruolo nell’Universo Marvel. Cosa significano per i fumetti Marvel. Una vera e propria “autopsia” del numero dell’Incredibile Hulk del 1962. In che modo un’idea estremamente americana possa sopravvivere se filtrata attraverso una lente internazionale, ciò in cui potrebbe evolversi, ciò che potrebbe diventare.

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Fonte: Newsarama

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