Arrested Development: la polemica degli ultimi giorni ricostruita con ordine

La quinta stagione di Arrested Development arriverà su Netflix il possimo 29 maggio

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Negli ultimi giorni la notizia del ritorno di Arrested Development il prossimo 29 maggio con la quinta stagione è passata in secondo piano rispetto ad una serie di dichiarazioni rilasciate dal cast, e alle conseguenze di queste. Al centro degli scambi ci sono gli abusi verbali commessi in passato sul set da Jeffrey Tambor, già al centro di polemiche per le accuse di abusi sessuali che sarebbero avvenuti durante la produzione di Transparent. Ricostruiamo con ordine ciò che è accaduto.

Lo scorso febbraio Jeffrey Tambor è stato ufficialmente allontanato dalla produzione della quinta stagione di Transparent, la serie prodotta da Amazon e giunta alla sua quinta stagione. La decisione era giunta in risposta alle accuse di molestie ricevute dall'attore. Van Barnes, una donna transessuale ex assistente personale di Tambor, l’8 novembre aveva infatti dichiarato su Facebook di aver subito molestie da parte dell'attore. Qualche tempo dopo, la guest star Trace Lysette aveva accusato Tambor di comportamenti inappropriati anche nei suoi confronti. Amazon aveva aperto una indagine, mentre Tambor aveva rispedito le accuse al mittente ammettendo di essere a volte intrattabile sul set ma negando totalmente di aver mai molestato qualcuno.

Transparent si concluderà su Amazon con una quinta stagione senza Jeffrey Tambor. Circa due settimane fa, rilasciando un'intervista a The Hollywood Reporter, l'attore ha smentito ancora una volta le molestie, ammettendo tuttavia di essere un collega molto difficile:

Ho fatto impazzire me stesso e i miei compagni sul set, i confini sono diventati sfocati, sono stato difficile e cattivo. […] Contesto totalmente quanto riferito [sul mio comportamento]. A volte ho alzato la voce, a volte sono stato intrattabile, alcune volte ho mancato di tatto. Ma il resto… assolutamente no.

Il 23 maggio è stata pubblicata una lunga intervista rilasciata dal cast di Arrested Development, in gruppo, al New York Times. All'incontro hanno partecipato Jeffrey Tambor, Tony Hale, Jason Bateman, Alia Shawkat, Jessica Walter, Will Arnett e David Cross. L'intervistatore ad un certo punto ha portato il discorso sulle accuse di comportamenti sgradevoli sul set da parte di Tambor. L'attore è intervenuto ringraziando i suoi colleghi per essere stati dalla sua parte fin da subito, e Jason Bateman ha precisato, ripetendolo anche in seguito, che non avrebbe partecipato ad un nuovo Arrested Development in assenza del collega.

Il momento della conversazione che ha generato più discussioni è arrivato nel momento in cui si è ricordato come in passato Tambor abbia urlato sul set contro la sua collega Jessica Walter.

Ecco i momenti salienti dello scambio:

Bateman: Non per sminuire quel che è successo, ma questa è una famiglia, e nelle famiglie ci si vuole bene, si ride, si litiga. Ripeto, non voglio sminuirlo, ma in 15 anni accade di tutto. Non so nulla di Trasparent, ma so molto di Arrested Development. E posso dire che non importa quello che ha fatto qualcuno in questa stanza, ma tutti abbiamo fatto molto, l'uno con l'altro o verso l'altro, e non lo scambierei per il mondo e non mi lamento di nulla.

Tambor: è qualcosa con cui ho fatto i conti e continuo a farlo. Mi sono profondamente scusato. La signora Walter è un esempio di recitazione vivente. Per quanto riguarda Transparent, sapete, ho un certo carattere e ho urlato contro delle persone e ho ferito dei sentimenti. E questo è irragionevole, ci sto lavorando su e voglio lasciarmelo alle spalle.

Bateman: Nell'industria dell'intrattenimento è molto comune avere persone che sono, per così dire, difficili. (...) e quel che impari è il contesto. Comprendi i personaggi e impari le abitudini sul posto di lavoro, e l'etica professionale, e inizi a capire. Ma è un processo molto confuso, quello di dover creare delle vite "finte". È una cosa strana, ed è anche terreno fertile per chi ha comportamenti atipici, e certe persone si comportano in un certo modo.

Shawkat: Ma questo non lo rende accettabile. Il punto è che le cose stanno cambiando, e le persone devono rispettarsi l'un l'altra.

Walter (commossa): Vorrei solo dire una cosa che ho appena capito. Devo smetterla di essere arrabbiata con lui. Non ha mai attraversato il confine nel nostro show, sapete, nel senso delle molestie sessuali. Verbalmente, sì, ci sono stati degli abusi, ma si è scusato. Devo lasciar andare la cosa. (Si gira verso Tambor) E devo darti la possibilità di diventare ancora amici. Ma è difficile, perché onestamente, anche se Jason dice che questo genere di cose accade sempre, in circa 60 anni nessuno mi aveva gridato contro così sul set. Ed è difficile farci i conti, ma è passata ormai.

L'intervista è andata avanti sull'argomento ancora, con altre dichiarazioni che hanno puntualizzato i concetti sopra espressi. Il punto di vista espresso da Jason Bateman è stato fortemente criticato, in rete, in quanto giudicato poco comprensivo nei confronti della collega e troppo "distaccato". Scrittori, giornalisti, autori sono intervenuti su Twitter esprimendo un forte dissenso nei confronti delle parole dell'attore. Ecco alcuni esempi - altri sono raccolti qui - del "backlash":

Perché Jason Bateman è così terribile in questa intervista con il cast di Arrested Development?

Jessica Walter piange in questa intervista su quanto terribile Jeffrey Tambor sia stato con lei e il suo collega interviene fortemente per confortare e difendere... Tambor.

Ieri Jason Bateman e Tony Hale sono ritornati sulla questione, scusandosi per le parole utilizzate in generale e personalmente con Jessica Walter. Ecco cosa ha dichiarato Bateman:

Basandomi sull'ascolto dell'intervista al NYT e sui pensieri delle persone online, ho capito di aver commesso uno sbaglio. Sembra che io qui stia sminuendo il fatto di urlare al lavoro. Non lo faccio. Sembra che io stia scusando Jeffrey. Non lo faccio. Sembra che io sia insensibile nei confronti di Jessica. Non lo sono. In effetti, sono sconvolto dal fatto di non essere stato più consapevole di come quell'incidente l'avesse ferita. Ero così desideroso di far sapere a Jeffrey che lo supportavo nel suo tentativo di imparare, crescere e scusarsi che ho completamente sottovalutato i sentimenti della vittima, un'altra persona che amo profondamente, e lei era seduta proprio lì. Sono molto imbarazzato e dispiaciuto per quel che ho fatto a Jessica. Sto imparando molto in questo momento. Non avrei dovuto provare così insistentemente a sistemare tutto e a far sembrare le cose ok. Mi sarei dovuto concentrare sulla parte più importante di tutte, cioè che non c'è mai una scusa per un abuso. E la voce delle vittime deve essere ascoltata e rispettata. Non ho detto quello e invece ho detto altre cose e non molto bene, quindi mi dispiace sinceramente.

Anche Tony Hale si è scusato:

Ho raggiunto personalmente Jessica per scusarmi. Arrested Development è una delle mie famiglie. Al di là delle mie intenzioni, è emerso dalle mie parole, e dai miei silenzi, che io volessi minimizzare il dolore di Jessica, e per questo mi dispiace molto.

Notizia di poche ore fa, Netflix ha deciso di cancellare il tour promozionale della serie nel Regno Unito. Il comunicato rilasciato dal servizio streaming:

Avevamo pianificato di avere la maggior parte del cast di Arrested Development a Londra questa settimana per sostenere il lancio della nuova stagione e incontrare i fan. Ma abbiamo deciso di non procedere con l'attività promozionale nel Regno Unito. Speriamo di portare il cast qui in un'altra occasione.

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Potete rimanere aggiornati sullo show grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.

Fonte: New York Times - EW - EW - hollywood reporter

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