Army of the Dead: la data di uscita, la trama, il cast e tutte le curiosità sul nuovo film di Zack Snyder!
Tutto quello che c'è da sapere su Army of the Dead, il nuovo film scritto e diretto da Zack Snyder in uscita il 21 maggio su Netflix...
Army of the Dead è la nuova pellicola scritta e diretta da Zack Snyder che arriva a stretto giro di posta dalla release streaming della Zack Snyder's Justice League, il kolossal cinefumettistico approdato on demand lo scorso 18 marzo su Sky Cinema e NOW (e prossimamente in home video in Digital e su supporto fisico).
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Che valore hanno i soldi in un mondo popolato da morti viventi? Ebbene, il trailer ci ha fatto capire che la piaga zombi sembra, almeno per il momento, circoscritta alla un tempo fiorente e sfavillante città del peccato del deserto del Nevada.
Army of the Dead: la genesi, il development hell e l'arrivo di Netflix
Lo sviluppo del progetto è cominciato svariati anni fa.
È stato lo stesso regista a raccontare che le prime idee per la creazione di una nuova saga zombi gli sono venute subito dopo il suo esordio al cinema, avvento nel 2004 con L'alba dei morti viventi, il remake dell'omonimo film di George Romero. La pellicola, scritta da un altro artista destinato poi a diventare un'istituzione dell'universo cinefumettistico, James Gunn, ottenne un buon successo al box office mondiale (102 milioni d'incasso a fronte di un budget di circa 26, via BoxOfficeMojo) contribuendo a far riesplodere, insieme a 28 Giorni Dopo di Danny Boyle, il trend dei "film di non morti". Inizialmente, non doveva neanche essere Zack Snyder a dirigere Army of the Dead. Correva l'anno 2008 quando SlashFilm c'informava del fatto che sarebbe stato Matthijs van Heijningen a tradurre per il grande schermo la sceneggiatura di Joby Harold realizzata partendo dal concept del filmmaker di Green Bay.
Zack Snyder spiega che:
È come se la lavorazione su Army of the Dead sia partita proprio dopo L’alba dei morti viventi, solo che poi il progetto è stato accantonato per un po’. Inizialmente non dovevo dirigerlo, poi io e Shay Hatten l’abbiamo riscritto sostanzialmente da capo ed eccoci qua con questo folle film che è stato davvero uno spasso girare. E che, produttivamente parlando, è l’opposto della Zack Snyder’s Justice League. Con questo film ho avuto la libertà creativa totale e quello che vedrete sarà il final cut della pellicola.
Un riferimento, quello alla sua director's cut di Justice League, di certo non casuale.
Army of the Dead, inizialmente, doveva essere prodotto dalla Warner Bros, la major con cui, a esclusione de L'alba dei morti viventi, prodotto dalla Universal, Zack Snyder aveva sempre collaborato da 300 in poi. Un rapporto, quello fra il regista e lo studio, incrinatosi proprio durante la lavorazione di Justice League, a prescindere dal "lieto fine" della Snyder Cut.
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Dopo anni di development hell e di stallo presso la Warner, a gennaio del 2019, è entrata in ballo Netflix che ha ereditato il progetto dalla major accettando di buon grado di accaparrarsi un'esclusiva di richiamo dal budget neanche troppo alto - 70, 80 milioni di dollari - che ha tutte le carte in tavola necessarie alla creazione di un suo universo (su questo torneremo fra poco). Al tempo, la notizia della collaborazione con il gigante dello streaming venne annunciata da Zack Snyder con quella che sembrava essere, a tutti gli effetti, una frecciatina verso la casa di produzione dei cinecomic DC: "Non avrò alcun tipo di limitazione questa volta". Curiosità aggiuntiva: l'attuale capo delle produzioni cinematografiche originali di Netflix che ha dato il via libera alla pellicola, Scott Stuber, ai tempi di L'alba dei morti viventi era uni dei dirigenti della Universal
Gli zombi di Army of the Dead
Il presupposto fondamentale di ogni film di zombi sono... beh, gli zombi. Nel lungometraggio faremo conoscenza con gli Alpha, dei non morti decisamente evoluti e organizzati. Il film, difatti, proporrà non solo i classici morti viventi lenti di comprendonio per così dire, ma anche una specie che, per chissà quale ragione, ha una "marcia in più".
Lavorare con la fiction di zombi tende a darti un falso senso di sicurezza in merito alle certezze che, come narratore, puoi avere circa il comportamento stesso dei non morti. Sai, fortunatamente si tratta di uno scenario che non può verificarsi nella vita vera e non rischi di poter essere criticato da uno che “Salve, sono l’esperto degli zombi, non è così che funziona”. Non so come potrebbe funzionare una vera apocalisse zombi e, se devo essere onesto, mi pare anche un pensiero mediamente orribile in cui indulgere.
[...]
Volevo che il pubblico avesse la possibilità di provare un po’ di empatia. Gli Alpha hanno coscienza, sono auto-coscienti, eppure non sono come noi. Volevo creare questa ambiguità morale sul fatto che gli esseri umani che amiamo possano o meno aver oltrepassato questa specie di limite. Hanno fatto qualcosa agli Alpha che, magari, stavano semplicemente badando ai loro affari? Gli Alpha hanno un alto livello morale? Son cose che confondono le acque, in una maniera interessante.
Il tutto senza considerare che il virus colpisce anche gli animali. Tigri incluse.
La tigre zombi c’è sempre stata, fin dall’inizio del concepimento della pellicola, non è stata aggiunta nella riscrittura. Gli animali zombi sono sempre stati nella storia perché, come gli umani, non sono immuni al virus. Le uniche creature che lo sono sono gli uccelli. È quello che abbiamo deciso nella nostra “scienza” del film perché, se anche loro fossero stati affetti dalla cosa, probabilmente sarebbe stato più complicato da contenere come virus. Ci sono orsi zombi, cani zombi… i cani zombi non sono proprio nel film, ma saranno nel prequel animato. L’idea di avere una tigre zombi ci esaltava, funge anche un po’ da McGuffin, compare e accadono cose, cambia le carte in tavola. Ma non è solo spaventosa, ci saranno momenti in cui s’instaurerà un rapporto di empatia col pubblico, la vedremo sbadigliare, guardarsi intorno. Frangenti nei quali pare una normale tigre solo che poi si gira e vedi l’altra metà della sua faccia, sfigurata.
Army of the Dead: la data di uscita, il cast e il futuro della saga
Il lungometraggio sarà disponibile in streaming, su Netflix, a partire dal 21 maggio. Negli Stati Uniti la pellicola sarà preceduta da una release cinematografica a partire dal 13 dello stesso mese. Nel cast della pellicola troviamo: Dave Bautista, Hiroyuki Sanada, Ella Purnell, Ana de la Reguera, Omari Hardwick, Tig Notaro, Raúl Castillo, Samantha Win, Theo Rossi, Garret Dillahunt, Nora Arnezeder, Matthias Schweighöfer e Huma Qureshi.
L'ingresso nel cast di Tig Notaro è avvenuto a riprese terminate e a post-produzione in corso lo scorso agosto 2020. Le accuse di molestie che hanno investito il comico Chris D’Elia nel mese di giugno (e che l’attore ha negato) hanno convinto il regista a tornare sul set per rigirare tutte le sue sequenze sostituendolo con Tig Notaro, attrice vista in Star Trek: Discovery. D’Elia nel frattempo è stato licenziato dalle agenzie CAA e 3Arts, e Netflix ha tolto il suo programma dalla piattaforma.
La nuova sessione di riprese aggiuntive sì è svolta non appena le condizioni sanitarie collegate alla pandemia di nuovo Coronavirus partita dalla Cina lo hanno reso possibile. Alcune sequenze sono state rigirate interamente, ma in altri casi Tig Notaro ha recitato con gli attori davanti al green screen, e le scene sono state “integrate” con la computer grafica.
Ma l'universo ideato dal regista non si esaurirà con questo progetto. È stato già girato un prequel cinematografico, ci sarà un lungometraggio animato e chissà cos'altro:
Abbiamo finito da poco di girare il prequel, Army of Thieves. Che è stato girato da Matthias Schweighöfer, l’interprete di Dieter. In questo film conosceremo meglio la storia di questo scassinatore, come è nata la sua ossessione sulle combinazioni delle casseforti e perché quella di Army of the Dead sia così importante per lui. Poi c’è il prequel animato che racconterà la genesi degli zombi, con tutta una serie di follie in stile Area 51. Accadranno delle cose inaspettate, diciamo così.
La sinossi e le note di produzione
Dal regista Zack Snyder (300, Zack Snyder’s Justice League), ARMY OF THE DEAD è ambientato a Las Vegas dopo un’invasione di zombie che l’ha lasciata in rovina e isolata dal resto del mondo. Quando Scott Ward (Dave Bautista), ex eroe della guerra contro gli zombie che ora cucina hamburger alla periferia della città, viene avvicinato dal boss di un casinò Bly Tanaka (Hiroyuki Sanada), riceve una proposta incredibile: entrare nella zona di quarantena infestata dagli zombie per recuperare 200 milioni di dollari sepolti nel caveau del casinò prima che la città venga bombardata dal governo entro 32 ore. Spinto dalla speranza che la ricompensa possa aiutare a spianare la strada ad una riconciliazione con la figlia Kate (Ella Purnell), Ward accetta la sfida, mettendo insieme una squadra sconclusionata. Maria Cruz (Ana de la Reguera), un asso della meccanica e vecchia amica di Ward; Vanderohe (Omari Hardwick), una macchina ammazzazombie; Marianne Peters (Tig Notaro), cinico pilota di elicotteri; Mikey Guzman (Raúl Castillo), un influencer stravagante e Chambers (Samantha Win), il suo ride-or-die; Martin (Garret Dillahunt), capo della sicurezza del casinò; un audace guerriero conosciuto come il Coyote (Nora Arnezeder) che recluta Burt Cummings (Theo Rossi), una viscida guardia di sicurezza; e un abile scassinatore tedesco di nome Dieter (Matthias Schweighöfer). Scott trova un inaspettato ostacolo emotivo quando Kate si unisce alla spedizione per cercare Geeta (Huma Qureshi), una madre scomparsa in città. Con il ticchettio del tempo che scorre, un caveau notoriamente impenetrabile e un’orda di zombie Alpha più intelligenti e veloci che si avvicina, solo una cosa è certa nella più grande rapina mai tentata: i sopravvissuti si prendono tutto.
ARMY OF THE DEAD è diretto da Zack Snyder (qui anche direttore della fotografia) con una sceneggiatura di Snyder & Shay Hatten e Joby Harold, tratta da una storia di Snyder. Il film è prodotto da Deborah Snyder, p.g.a .; Wesley Coller, p.g.a .; Zack Snyder, p.g.a. Il film è interpretato anche da Richard Cetrone e Michael Cassidy.
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