Armie Hammer torna a parlare del suo tracollo: "Bisogna morire per risorgere"

Armie Hammer di recente è stato ospite del podcast "Club Random" di Bill Maher e ha affrontato una serie di argomenti.

Redattore per badtaste.


Condividi

Più di tre anni fa Armie Hammer è stato travolto da una serie di scandali, finendo per essere anche indagato per stupro dalla polizia di Los Angeles e restando ostracizzato da tutta Hollywood, rifugiandosi alle isole Cayman lontano da occhi indiscreti.

L'attore di recente è stato ospite del podcast "Club Random" di Bill Maher e ha affrontato una serie di argomenti molto personali.

L'attore si è detto grato del "tracollo" avuto perché "se non fosse successo tutto questo, la mia vita sarebbe andata esattamente in una direzione. E so che sarebbe finita in un solo modo, con la mia morte".

Ha poi aggiunto:

Ho affrontato la morte dell'ego, della mia carriera, delle mie finanze. Bisogna morire. Bisogna morire per risorgere.

L'attore ha spiegato che diventare un reietto è stato "incredibilmente liberatorio" perché prima era "costantemente preoccupato da quello che la gente pensava di me, ma adesso non mi interessa più. Se qualcuno decide che vuole odiarmi, basta dire: 'Oh, va bene, non ho comunque bisogno di te'".

Hammer ha negato ancora una volta le accuse di stupro e di sesso non consensuale, ma ha ammesso di esser stato colpevole di "atteggiamenti sbagliati":

Ho tradito mia moglie, ho usato le persone per farmi sentire meglio. Sono stato insensibile e sconsiderato con le persone, con le loro emozioni e con il loro benessere. Ed è un atteggiamento del cazz*o. Ci sono atteggiamenti di cui devo prendermi la responsabilità, lo ritengo fondamentale per imparare e crescere.

Parlando dell'indagine della polizia di Los Angeles, che ha poi deciso di chiudere il caso, ha poi aggiunto:

Ho avuto una spada di Damocle puntata contro, da un punto di vista legale, per due anni e mezzo. Hanno passato al setaccio cellulari, e-mail, testimonianze... mi hanno messo sotto indagine per due anni e mezzo in un momento in cui se avessero potuto inchiodare qualcuno come me, sarebbe stato un bel colpo per la polizia.

Nel corso dell'intervista ha inoltre parlato del suo lavoro come venditore di multiproprietà alle isole Cayman. "Mi piace tanto, lo trovo così divertente" ha commentato prima che Maher aggiungesse: "Quando ho letto la notizia ho pensato: 'Caz*o, quest'uomo ha le palle'". "È la parola sbagliata" ha ribattuto Hammer, "direi piuttosto che ho le bollette da pagare. E ho due figli".

Quando gli è stato chiesto perché non abbia attinto alla fortuna della sua famiglia visto che il suo bisnonno era magnate del petrolio, ha così spiegato:

È così complicato. Sono arrivato al punto in cui ho capito che niente è gratis, perciò tutto ciò che prendi ha dei vincoli, specialmente quando si tratta di persone che amano dare, perché poi sanno che ti hanno fatto un favore, no? Perciò quello preferisco fare è trovarmi un lavoro e vendere multiproprietà. Preferisco trovarmi un lavoro.

Ha però sottolineato che non è stato facile:

Mi sono proposto come insegnante di recitazione, come giardiniere e come portiere, ma le isole Cayman si sono rifiutate di darmi i permessi di lavoro.

Cosa ne pensate delle parole dell’attore? Ditecelo nei commenti e seguiteci su TikTok.

Continua a leggere su BadTaste