Apple e i fumetti rifiutati alla vendita in-app

Inciampi, incomprensioni, rifiuti di Apple alla vendita di alcuni titoli in USA direttamente dal applicazione

Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.


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Non fila sempre tutto liscio in quest'epoca di crescita del mercato dei fumetti digitali. In un contesto di espansione e di apertura di nuovi spazi, di iniziative interessanti e progetti che nascono direttamente online, ci sono ancora molte cose da mettere a posto. Ne sanno qualcosa gli editori americani che hanno affidato parte della popria produzione e distribuzione digitale alle vendite direttamente da applicazioni Apple. 59 sono i titoli rifiutati dalla casa di Cupertino per la vendita in-app, nonostante la loro accettazione in iBookstore.

Interrogato sull'argomento, Eric Stephenson, della Image ha rivelato che gli effetti sulle vendite sono stati decisamente percepibili, citando come esempio principale Sex Criminals di Matt Fraction e Chip Zdarsky. Disponibile sulle app Android, iBooks e sui siti di comiXology e Image, non era acquistabile dalla app per iPad di comiXology stessa. Una serie con ottime critiche e risultati di successo, che non ha avuto modo di raggiungere il più ampio pubblico possibile.

Lamentele strategiche di un publisher che fa il suo mestiere (promuovere ovunque e comunque i propri prodotti) oppure effettivo danno alle vendite del fumetto? Probabilmente la prima, nell'ottica di una trattativa che deve puntare all'allargamento costante e alla presenza endemica del fumetto su ogni piattaforma di vendita possibile. Certamente un evento da tenere sott'occhio, un inciampo che, se ripetuto in altre occasioni o altri ambiti, potrebbe rappresentare un ostacolo non da poco all'apparente luna di miele (in piccolo) tra il mercato fumettistico e la distribuzione digitale.

Fonte: Comic Book Resources

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