Anthony Hopkins non è interessato alla pensione e su Hannibal Lecter dice: "Una delle parti migliori che abbia mai letto"

Anthony Hopkins ricorda il primo approccio con lo script de Il silenzio degli innocenti e spiega di voler lavorare finché il corpo reggerà...

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Il silenzio degli innocenti, il capolavoro di Jonathan Demme con Jodie Foster e Anthony Hopkins, viene anche ricordato per essere l'ultimo film della storia del cinema a essersi aggiudicato i famosi "Big five" alla Notte degli Oscar. La pellicola ottenne infatti le statuette per il miglior film, la miglior regia (Jonathan Demme), la migliore sceneggiatura non originale (Ted Tally), la miglior attrice (Jodie Foster) e il miglior attore (Anthony Hopkins).

In un'intervista con il People magazine in cui ha parlato della sua carriera e del suo non avere alcuna intenzione di andare in pensione, Anthony Hopkins ha ricordato anche la sua esperienza nei panni di Hannibal Lecter nel Silenzio degli innocenti (ruolo che avrebbe poi ripreso in Hannibal e Red Dragon).

La star spiega che, inizialmente, pensava che Il silenzio degli innocenti, che in originale s'intitola The Silence of the Lambs (Il silenzio degli agnelli) fosse un... film tratto da una storia per bambini!

Il mio agente mi disse "Voglio che tu legga questa cosa". "È un'offerta di lavoro?" gli chiesi. E lui: "È un film con Jodie Foster chiamato Il Silenzio degli Innocenti".

L'attore iniziò a visionare lo script nel camerino del teatro in cui si trovava per poi domandare di nuovo al suo agente se fosse un'offerta effettiva. In caso contrario non avrebbe voluto continuare nella lettura perché, come disse al suo manager, era "una delle migliori parti che abbia mai letto".

Hopkins scoprì poi che Jonathan Demme era davvero desideroso di volerlo come interprete dell'ormai iconico personaggio tanto che volò da New York a Londra ammirare il suo futuro protagonista nella commedia teatrale alla quale stava lavorando in quel periodo:

Siamo usciti dopo lo spettacolo e abbiamo cenato. Gli domandai "Perché mi hai scelto?". E lui mi chiese a sua volta: "Perché? Ci sono dei problemi?". Gli dissi di no, ma volevo sapere perché avesse scelto proprio me. Quindi abbiamo continuato a parlare e sapevo come interpretare la parte, e non so perché. Ho come un istinto per questi ruoli. Riuscivo a capire Lecter. Riuscivo a capire il mistero di quell'uomo, il solitario, la voce isolata nel buio, l'uomo in cima alle scale che non è veramente lì.

Anthony Hopkins, che nel 2021 a 84 anni ha vinto il suo secondo Oscar per The Father, spiega di essere ben conscio della sua mortalità ma di non avere nessuna intenzione di ritirarsi dalle scene anche perché il numero di proposte professionali che riceve non è affatto diminuito in questi anni, anzi:

Sono consapevole della mia mortalità. Cercando di essere realista, so che se ho ancora qualche anno di lavoro a disposizione, posso farcela. Il lavoro mi tiene in vita. Amo lavorare. Amo essere un attore. Amo stare in attività.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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FONTE: via The Hollywood Reporter

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