Anna Kendrick ricorda i giorni di Twilight e ammette di aver pensato a una pausa dalla recitazione
In un'intervista con Vanity Fair Anna Kendrick ha ricordato le riprese di Twilight e ha parlato della pandemia e dei suoi piani
Girammo il primo film a Portland, in Oregon, e ricordo di aver provato davvero tanto freddo e avvilimento. Avevo le mie Converse completamente zuppe e continuavo a pensare: "Beh, mi trovo in un gruppo davvero fantastico e sono certa che saremmo grandi amici in altri contesti, ma voglio uccidere tutti". Da un lato servì a unirci, un po' quando affronti un trauma assieme ad altre persone, come sopravvivere assieme ad altri ostaggi e sentire un legame per tutta la vita.
Non sorprende, allora, che abbia pensato a una pausa:
La cosa buffa è che ero arrivata alla conclusione di prendermi una pausa e smettere di correre in giro per il mondo. Smetterla di lavorare per mesi interi senza vedere la mia famiglia e i miei amici. Poi è arrivata una piccola pandemia di poco conto e ho pensato: "Non è questo quello intendevo". Temo che quando tutto sarà finito, dall'alto mi diranno: "Ok, sei pronta a tornare a lavorare". Volevo semplicemente più tempo per andare al cinema e cose simili. Sono praticamente chiusa in casa al momento.
Oltre a Twilight, Anna Kendrick ha lavorato anche a film come in Tra le nuove, Voices (Pitch Perfect), Into the Woods, The Accountant e Trolls.