Ann Sarnoff di Warner parla dell'uscita di Tenet e spiega che Christopher Nolan non è un "maniaco del controllo"

In una nuova intervista Ann Sarnoff della Warner parla dell'uscita di Tenet e del fatto che Christopher Nolan non è un maniaco del controllo

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Come vi spiegavamo ieri, quello che ha inizio oggi è un weekend festivo fondamentale negli Stati Uniti per capire se sarà possibile far ripartire l'industria cinematografica in sicurezza e in maniera soddisfacente: Tenet arriva in quasi tremila cinema e, sebbene ci sia la consapevolezza che si tratterà di una maratona e non di uno sprint, gli occhi sono puntati sugli incassi di questi primi giorni.

È anche per questo motivo che Ann Sarnoff, capo di WarnerMedia Studios and Network Group (che controlla la Warner Bros), ha rilasciato una lunga intervista all'Hollywood Reporter parlando del futuro della distribuzione e dei modelli di business di media company come la sua, tra il lancio di HBO Max (meno soddisfacente del previsto), i grandi cambiamenti in atto e la necessità di strategie globali anche in un'epoca di forte discontinuità come la nostra.

Nell'intervista, la Sarnoff risponde subito alle supposizioni sul fatto che Christopher Nolan sia un "maniaco del controllo" e che sia stata la sua testardaggine a costringere la Warner a far uscire Tenet in sala nonostante le difficoltà in atto:

No, è una definizione molto esagerata. Vi spiegherò il processo che abbiamo seguito per arrivare a questa decisione. Non appena il COVID ha colpito il mondo, abbiamo iniziato a pensare a modi alternativi per far uscire i nostri film. Sul fronte di Scoob!, abbiamo scelto il PVOD. Le famiglie erano chiuse in casa e volevano contenuti da vedere. Siamo felici del risultato, anche perché qualche settimana dopo è uscito su HBO Max e il risultato è stato soddisfacente anche in quel caso.

Sul fronte di Tenet, il film era pronto, ed eravamo molto fieri di mostrarlo al pubblico. Mano a mano che l'estate procedeva, abbiamo iniziato a pensare a metodi innovativi per farlo usciure in sala. E se non ci fossimo concentrati sul primo weekend? I cinema continuavano a dirci che potevano darci tre, quattro volte il numero di schermi abitualmente disponibili. Quindi abbiamo iniziato a cambiare il nostro modo di pensare. Siamo felici di dove siamo: alcuni territori non sono ancora aperti, ma è una maratona, non uno sprint.

La Sarnoff, poi, parla dell'uscita di Mulan in PVOD su Disney+:

Non capisco totalmente la strategia della Disney, perché il film esce anche al cinema in alcuni paesi. Io tifo totalmente per chiunque decida di far uscire in sala un film. I fan non vedono l'ora di andare in sala a vedere qualcosa di nuovo. Sono andata a vedere Tenet ieri sera in Connecticut. Sto a Bedford, New York, ho guidato una decina di minuti con gli amici e siamo andati a vederlo. È stato incredibile, ed eravamo al sicuro. Non c'era sovraffollamento, e sono riuscita anche a trovare il modo di mangiare popcorn con la mascherina! Ovviamente ora la mascherina sa di popcorn. [...] Non abbiamo mai pensato di lanciare Tenet direttamente in digitale. È un film straordinario, cinematografico, incredibile. Ha un forte impatto. È un film fatto per il grande schermo, sono fiera delle nostre decisioni. Molti stanno rinviando i loro film all'anno prossimo, ma Tenet va visto sul grande schermo.

Per quanto riguarda i prossimi film, non è ancora certo che non vi siano ulteriori slittamenti:

Stiamo ancora cercando di decidere la strategia per tutti i nostri film. Buona parte è stata fatta, e ovviamente Wonder Woman 1984 è il prossimo. Per ora, la data è quella. Certi film meritano di andare sul grande schermo, e penso che Wonder Woman sia uno di questi film.

Infine, la Sarnoff commenta la possibilità che le finestre distributive cambino nei prossimi anni:

Sono convinta che tutti questi modelli distributivi sopravviveranno, e che l'esperienza cinematografica in sala avrà ancora una parte importantissima nella nostra strategia futura. Ma penso che ci sarà più flessibilità nelle finestre distributive in futuro. Le catene cinematografiche ci fanno capire di voler essere coinvolte in questo processo. Noi collaboriamo da sempre con le grandi catene, per trovare delle soluzioni che siano vantaggiose per loro, per noi e per i fan. Certi film hanno una lunga vita in sala, altri no, ed è necessaria una certa flessibilità per migrare su un altro formato se la sala non funziona.

Insomma, è probabile che in futuro anche la Warner riuscirà a stringere un patto come quello recente tra Universal e AMC per accorciare le finestre di determinati film qualora non andassero abbastanza bene al box-office, magari con una condivisione degli incassi in PVOD.

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