Angoulême 2018: Richard Corben è il vincitore del Grand Prix

Corben è il vincitore del Grand Prix del 45° Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Richard Corben

Il quarantacinquesimo Festival International de la Bande Dessinée d’Angoulême apre ufficialmente i battenti oggi - e proseguirà fino a domenica - a seguito dell'annuncio del vincitore del Grand PrixRichard Corben.

L'autore americano si è imposto sugli altri due finalisti di quest'anno, Emmanuel Guibert e Chris Ware; sarà dunque lui a realizzare il poster della prossima edizione della fiera, succedendo a Cosey anche in qualità di Presidente della giuria dell'edizione 2019.

Corben nasce il 1° ottobre 1940 a Anderson (Missouri) e nel 1965 si laurea in Belle Arti al Kansas City Art Institute. Comincia come animatore professionista per passare poi ai fumetti underground producendo titoli come Grim Wit, Slow Death, Skull, Rowlf, Fever Dreams e la sua antologia Fantagor.

Nel 1970 si dedica soprattutto all'Horror e alla Fantascienza su storie edite dalla Warren Publishing che appaiono su Creepy, Eerie, Vampirella, 1984 e Comix International, colorando anche diversi episodi di The Spirit di Will Eisner.

Nel 1975, Moebius, Druillet e Jean-Pierre Dionnet fondano in Francia la rivoluzionaria Métal Hurlant, e Corben sottopone loro alcuni lavori, venendo coinvolto nello staff della versione statunitense della rivista, Heavy Metal. Su quelle pagine dà vita alla saga di Den, che gli vale più di un attacco per le scene esplicite di violenza e sesso ma che gli permette di farsi conoscere su entrambe le sponde dell'Oceano Atlantico. È l'inizio di una carriera di successi e di riconoscimenti da parte di critica e pubblico.

Rat God #1, copertina di Richard Corben

Oltre a Den Saga, tra gli anni Ottanta e Novanta, Corben pubblica per la propria etichetta, Fantagor Press, titoli come Horror in the Dark, Rip in Time e Son of Mutant World.

Nel nuovo millenio collabora quindi con Brian Azzarello su Hellblazer, per la DC Comics/Vertigo, e su due miniserie dedicate rispettivamente a Bruce Bunner e Luke Cage per Marvel MAX.

Sempre per la Casa delle Idee firma con Garth Ennis Punisher: The End. In seguito adatta per la Nona Arte, racconti dell'orrore tratti da La casa sull'abisso di William Hope Hodgson per la Vertigo, e altri classici del genere per l'etichetta Haunt of Horror, ancora per la Marvel.

Per Dark Horse si cimenta su Conan, e con IDW Publishing, insieme a Rob Zombie Steve Niles, crea Bigfoot. Del 2006 è il fortunato connubio con Mike Mignola su Hellboy, mentre tre anni dopo esce la miniserie di quattro albi Starr the Slayer, scritta da Daniel Way e targata MAX Comics (Marvel).

Il suo ultimo lavoro risale al 2015, e si intitola Rat God (Dark Horse, RW Edizioni).

Fonte: Bleeding Cool

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