Andrew Garfield contro le critiche al method acting
Secondo Andrew Garfield chi critica il method acting o non sa di cosa parla oppure ha lavorato con gente che non lo conosceva davvero
Negli ultimi mesi, il cosiddetto “method acting” si è beccato una caterva di critiche, da Samuel L Jackson a Mads Mikkelsen passando per David Harbour e Jesse Plemons, ma a quanto pare Andrew Garfield rientra nella schiera di chi sostiene questo approccio all'interpretazione di un personaggio di fiction.
Per me girano un sacco d'idee sbagliate su quello che è il metodo. La gente continua a impiegarlo e non ha nulla a che vedere con l'essere st*onzi con tutti sul set di un film. Ha a che fare con il vivere nel modo più sincero possibile delle circostanze immaginarie essendo, allo stesso tempo, gentile con la troupe, un normale essere umano e perfettamente in grado di abbandonare il personaggio quando ne hai bisogno o di restarci quando desideri farlo.
Sono un po' infastidito da queste idee errate che circolano, mi dà un po' fastidio chi dichiara che il method acting sia una st*onzata. Se lo dici lo fai o perché non hai la più vaga idea di cosa sia o perché, magari, hai lavorato con qualcuno che diceva di aderire alla cosa senza sapere nulla di cosa sia davvero il metodo. È anche una questione molto privata, per quel che mi riguarda.
Andrew Garfield racconta anche che per prepararsi alla parte di Padre Sebastião Rodrigues in Silence di Martin Scorsese, oltre alle ricerche sul cattolicesimo fatte insieme a un padre gesuita, ha praticato l'astinenza sessuale per sei mesi sottoponendosi anche al digiuno:
È stata una bella esperienza. Ho avuto un'esperienza bella intensa in quel periodo in cui mi sono privati del sesso e del cibo.
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FONTE: WTF Podcast via Variety