Andrew Davis, regista de Il fuggitivo, spiega in cosa gli action-thriller degli anni '90 si differenziano da quelli attuali
Andrew Davis, regista de Il fuggitivo, spiega in cosa gli action-thriller degli anni '90 si differenziano da quelli attuali
Il fuggitivo, uno dei più noti action-thriller degli anni '90, usciva trent'anni fa esatti (LEGGI LO SPECIALE). Per celebrare l'anniversario, il regista Andrew Davis ha concesso un'intervista a CB, dove ha spiegato quali sono state secondo lui le chiavi del successo della pellicola e in cosa quelle di quel periodo si differenziano dai prodotti più recenti appartenenti al medesimo genere. Ecco le sue parole:
Il ritmo e la velocità del film… sono un'interessante linea di demarcazione tra le cose che oggi sono montate così velocemente che si fa fatica a seguire quello che succede. E le persone che parlano borbottando, è una specie di realismo… ci sono attori che borbottano per mantenere il realismo, e non si riesce a capire le parole. Quindi penso che [Il fuggitivo] abbia una struttura classica in termini di informazioni che vengono date alle persone e di come le si segue.
Certamente si è discusso molto del ruolo delle case farmaceutiche e del loro agire scellerato nel mettere in commercio farmaci che facevano male alle persone. La storia di base de Il fuggitivo è proprio questa: un medico che dice: "Questo Provasic fa sanguinare la gente" e loro devono farlo tacere perché vogliono fare soldi. Quindi è molto rilevante oggi. Penso che si sia discusso molto del ruolo delle aziende farmaceutiche e della loro capacità di manipolare le cose. Ora, non sono tutte cattive, mio figlio è un medico, ed è molto difficile portare qualcosa al prodotto, ma penso che sia per questo che [il film] è rilevante oggi.
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FONTE: CB