Anche Google vende film. Ma come tutti gli altri

Parte anche Google con la sua offerta di film ma dando un’occhiata a modalità, prezzi e catalogo non sembra di vedere novità...

Critico e giornalista cinematografico


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Alla fine è partito anche in Italia, dunque manca solo Amazon.

Dal 12 novembre anche nel nostro paese Google ha cominciato a vendere e noleggiare film tramite il suo Play store, dunque su pc ma soprattutto su dispositivi mobili (tablet & smartphone) e in streaming. Il catalogo sembra in linea con la concorrenza e infarcito di titoli disponibili in Home Video da qualche tempo, assieme alle consuete nuove uscite e la totale assenza di case di distribuzione italiane se non la Cecchi Gori Home Video (il che non significa assenza di film italiani).

Come mostra chiaramente la pagina riassuntiva per case di distribuzione (un modo abbastanza curioso di ordinare i titoli, più utile alla redazione di articoli come questo che poi alla scelta di film da parte degli spettatori), le case italiane maggiori sono assenti e i film italiani noleggiabili o acquistabili provengono dalla CGHV oppure sono film che la Warner o la Universal italiane hanno distribuito (ad esempio Il peggior Natale della mia vita). In seguito ad una comunicazione da una casa di distribuzione italiana correggiamo. In effetti nella pagine riassuntiva non risultano altre case italiane e da una ricerca iniziale non avevamo trovato titoli di altri film italiani. Probabilmente un po' di sfortuna e un po' di incuria ha fatto sì che nei nostri test non avessimo cercato film di case come Teodora, Moviemax, Videa CDE, M2 Pictures e Eagle Pictures che ci viene segnalato (e comunque poi abbiamo controllato per verificare tutta la profondità del nostro errore) essere invece presenti. Al momento dunque paiono mancare solo i film delle case più grosse, principalmente 01, Medusa e Fandango.

Il prezzo è il medesimo di iTunes, ovvero 4€ il noleggio e 14€ l’acquisto in qualità standard e 5€ il noleggio o 17€ l’acquisto in qualità alta (720p o 1080p a seconda del film). E’ ormai superfluo dirlo visto che è una caratteristica di tutti i noleggi online, ma il film si può tenere 30 giorni e una volta iniziata la visione si hanno 48 ore per terminarla.

Dunque poco tempo dopo la partenza dell’offerta musicale Google Play si completa (quasi) del tutto con quella cinematografica ma non risolve il problema italiano. Ovvero quello delle serie tv. Se ormai i film si possono trovare a noleggio quasi tutti (certo a prezzi decisamente alti) sono le serie tv ad essere un tabù, giusto i canali generalisti come la RAI consentono la visione on demand o 24 ore dopo di alcuni dei loro prodotti, ma i contenuti più scaricati illegalmente, ovvero le serie americane, non hanno nessuna possibile alternativa legale sul nostro territorio (se non SkyGo per alcune di quelle mandate sulla piattaforma satellitare).

L’offerta di Google sembra dunque “more of the same” e non è ben chiaro come potrebbe battere la concorrenza se non puntando sui propri dispositivi, cioè sul fatto che chi possiede un device Android sarà stimolato a vedere film tramite Play se proprio desidera farlo.

Sembra davvero che occorra l’arrivo di River e dell’on demand Sky più serio (ne esiste già uno accessibile da MySky ma necessita di un abbonamento alla piattaforma per essere usato e non ha un catalogo sufficientemente profondo) per poter assistere ad un cambio di mentalità e un passo avanti anche per la concorrenza.

 

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