Anche Cinemark sigla un accordo per accorciare le finestre distributive

Anche la catena Cinemark ha siglato un accordo con i distributori americani per nuove finestre cinematografiche ridotte

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Cinemark è l'ultima catena cinematografica americana in ordine di tempo a siglare un accordo con le major di Hollywood per accorciare le finestre distributive.

Dopo AMC e Regal Cinemas, anche il terzo grande circuito americano ha raggiunto un compromesso con major come Disney, Paramount Pictures, Warner Bros. e Sony Pictures per accorciare i tempi dell'esclusiva cinematografica per i film, finestra che prima della pandemia era generalmente fissata a tre mesi.

A novembre la catena aveva stretto un accordo con la Universal, che prevede un'esclusiva di 17 giorni prima dell'uscita in streaming. Nel caso il film superi i 50 milioni di dollari d'incasso al cinema, l'esclusiva si estende a 31 giorni o 5 weekend.

Mark Zoradi, CEO di Cinemark, ha commentato positivamente le nuove intese, i cui termini non sono stati diffusi nel dettaglio probabilmente perché differenti per ogni azienda: sappiamo per esempio che Paramount Pictures distribuirà i propri film su Paramount+ dopo 45 giorni o 60 giorni, mentre HBO Max nel 2021 proporrà i propri film in contemporanea su HBO Max per 30 giorni salvo poi tornare a una finestra di esclusiva cinematografica di 45 giorni nel 2022. Disney, per contro, decide di volta in volta le strategie di distribuzione per i propri film.

Nel frattempo, il CEO di AMC Adam Aron ha citato Winston Churchill durante l'incontro con gli investitori del 6 maggio, spiegando che "Non è la fine, non è nemmeno l'inizio della fine. Ma, forse, è la fine dell'inizio": la più grande catena cinematografica al mondo ha perso 576 milioni di dollari nel primo trimestre del 2021, ma ha accumulato moltissima liquidità (oltre un miliardo di dollari). Finora gli incassi cinematografici americani del 2021 sono sotto il mezzo miliardo di dollari, ma Aron ritiene che saliranno a cinque miliardi nel resto del 2021 per poi volare a 8.2 miliardi nel 2022.

Fonte: Variety

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