Anatomia di una caduta: Justine Triet definisce "una follia" il fatto che sia l'ottava regista donna candidata all'Oscar

Ecco il commento a Justine Triet dopo la sua candidatura all'Oscar per Anatomia di una caduta, vincitore della Palma d’Oro a Cannes

Redattore per badtaste.


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The Wrap ha chiesto un commento a Justine Triet dopo la sua candidatura all'Oscar per Anatomia di una caduta, vincitore della Palma d’Oro a Cannes che ha ricevuto anche una candidatura come miglior film nonostante la Francia non lo abbia proposto come miglior film internazionale.

"Eravamo così stressati prima dell'annuncio" ha ammesso. "E poi quando abbiamo visto la candidatura per la sceneggiatura, eravamo così felici, ma poi sono continuate le candidature nelle altre categorie e sono scoppiata a piangere".

La regista ha poi parlato di come nei 96 anni di storia degli Oscar, la sua sia stata solamente l'ottava candidatura per una regista donna:

Cosa?! Wow, è una follia. Mi avevano detto che era una cosa rara per le donne, ma non lo sapevo. Sto cercando di godermi ogni momento, significa così tanto, ma è folle. Sono una grande fan di Greta Gerwig e un'enorme fan di ciò che sta facendo in quanto regista e attrice. Sono rimasta molto colpita da Celine Song [regista di Past Lives] e sono fiera di trovarmi con questa banda in quella categoria [miglior film]

Quando le è stato fatto notare che la Francia non ha scelto suo film per la categoria internazionale, ha poi commentato:

Sì, lo so, ma non è una gara. Non credo che si tratti di scegliere il migliore o il peggiore. Non è una bella notizia [per la Francia], ma oramai non è importante, perché siamo candidati in tante categorie.

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